Lecce, i Giochi del Mediterraneo a un bivio: gli ultimi aggiornamenti

Nella giornata di mercoledì, i Giochi del Mediterraneo, sponda Lecce, hanno fatto passi in avanti verso la riuscita. Allo stadio Via del Mare si è tenuto un sopralluogo di estrema importanza al quale hanno partecipato i tecnici di Sport e Salute e i tecnici della struttura commissariale, accompagni dagli ingegneri Gaspare Quarta Colosso e Matteo Marsano. Erano presenti anche il sindaco Adriana Poli Bortone, il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla, il Presidente Sticchi Damiani e il Commissario Straordinario Massimo Ferrarese. 

Lo stadio Via del Mare avrà la copertura. Oltre a questa, grazie allo stanziamento di 11,3 milioni di euro, lo stadio cambierà look. Sono previsti lavori di rafforzamento delle strutture, il rifacimento dei bagni, l’ammodernamento degli spazi comuni e tanto altro. Come noto, il pacchetto di lavori previsto è stato approvato prima e indipendentemente della copertura. Il progetto originario contiene una serie di opere che, attualmente, devono essere riconsiderate alla luce della copertura. Ad esempio, nel primo lotto, rientrerebbero il rifacimento delle torri faro e, più in generale, di tutto l’impianto di illuminazione. Considerata la realizzazione della copertura, l’impianto di illuminazione dovrà essere ragionato considerando lo stravolgimento architettonico dello stadio. 

Ciò significa che tanti lavori potrebbero sovrapporsi se non si considerasse l’opportunità di accorpare i due lotti. Per queste ragioni e anche per valutare le interferenze tra i due progetti, la macchina organizzativa ha tenuto l’incontro per fare il punto della situazione. Si è discusso anche di tempistiche. Mettere in moto due progetti distinti, con imprese diverse e con iter progettuali differenti comporterebbe lungaggini che nessuno si potrà permettere. Ricordiamo che i lavori dovranno essere ultimati entro l’inizio dell’estate 2026. Il tempo stringe e la soluzione deve tradursi in rapidità, soprattutto, nelle scelte. La decisione verrà presa nelle prossime ore. La domanda che i diretti interessati si stanno ponendo è la seguente: “Quale iter progettuale seguire?”