Tommaso Fantacci, trequartista della Fidelis Andria, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del Corriere dello Sport ed. Puglia su quella che è stata, finora, la stagione e sul futuro che attende la squadra. Di seguito, le sue parole.

Tommaso Fantacci, qual è il segreto di questa Fidelis Andria?
"Non è facile dirlo. Secondo me con l’arrivo del nuovo allenatore siamo stati deresponsabilizzati, giochiamo con la testa più libera quando abbiamo il pallone. Quando invece difendiamo, anche noi attaccanti cerchiamo di dare una grande mano alla squadra. Si vedono unità di intenti e compattezza, credo che questo stia facendo la differenza. Non mi è capitato spesso in carriera, poi la spinta del pubblico fa il resto."

Siete primi: cosa vi siete detti nello spogliatoio?
"C’è stata una reazione entusiasta ma moderata. Da squadra matura abbiamo capito di aver fatto qualcosa di importante ma è solo l’inizio. Forse il vero campionato inizia adesso."

Domenica a Martina non ci sarà lo squalificato Da Silva. Che prova di maturità sarà?
"Grandissima, forse anche più di quanto accaduto con il Casarano. Da Silva, come Kragl, sposta gli equilibri con una giocata. Noi però siamo fiduciosi."

Ha segnato tre gol in Coppa e quattro negli ultimi due mesi di campionato. Il gol più bello gliel’ha negato la traversa domenica scorsa?
"Ne sono dispiaciuto perché è la seconda traversa che prendo sotto la Nord, vorrei segnare al Degli Ulivi sotto la curva. L’importante però è che si vinca. Se posso fare un metro in più per i compagni, lo faccio volentieri."

Da Danucci a Scaringella: cosa è cambiato?
"Scaringella non ha stravolto nulla, ma ha messo sul tavolo la sua grande serenità. La squadra da quando è arrivato lui ha trovato una fiducia di fondo impressionante. Il lavoro di squadra è alla base di tutto e questo è merito suo."

Divide la trequarti con Kragl, altro uomo simbolo di questa Fidelis che sta volando.
"Con Oliver c’è grande intesa, a entrambi piace partire da destra per stringere e calciare. Ma alla fine durante ogni partita riusciamo a trovarci la posizione anche in base al tipo di avversario."

È arrivato ad Andria dopo 170 partite tra i pro: è la tappa del rilancio?
"Una scelta molto coraggiosa. Venivo da stagioni non troppo brillanti e quando è arrivata la chiamata della Fidelis cercavo un’avventura che potesse ridarmi entusiasmo, soprattutto a livello di piazza. La domenica vivo emozioni più forti di tutte le affrontate finora. Sono contento della scelta fatta."

Puntate al Natale in vetta?
"Sarebbe davvero bello. Siamo però maturi per sapere che non è questa è la cosa più importante e non dimostra che lassù ci possiamo stare. Bisogna fare meno passi falsi possibile da qui alla fine."

Sezione: Serie D / Data: Ven 13 dicembre 2024 alle 12:28
Autore: Giovanni Scialpi
vedi letture
Print