Prosegue il buon momento del Lecce, che inanella il terzo risultato utile consecutivo, mostrando una certa continuità di rendimento e nella creazione di un’identità di gioco. Ma, a differenza che a Torino, dove avevamo parlato di rammarico, accettando tuttavia di buon grado il punto guadagnato, la partita di ieri ha il sapore dei due punti persi. Contro un Parma che ha finora giocato diverse partite pazze, concedendo ben 8 dei 9 gol subiti nei secondi tempi, è venuta fuori una partita divertente, ricca di episodi e anche dispendiosa dal punto di vista fisico. Tanto che Gotti, a fine match, sottolineerà questo fattore come quello principale per la scarsa lucidità nella gestione della partita nei minuti finali.

Nel primo tempo, fatta eccezione per i primi 10 minuti, in cui il Lecce ha faticato a superare la prima pressione del Parma, la partita è stata equilibrata. Il Lecce è stato molto attento nel chiudere gli spazi centrali, compattandosi in fase difensiva con le due linee da 4. Il Parma si è affacciato più spesso dalle parti di Falcone, fraseggiando al limite dell’area e trovando occasioni soprattutto dalla distanza, che hanno impegnato il portiere giallorosso. Il Lecce, in questa fase della partita, ha comunque mostrato maturità, difendendo in maniera ordinata e riuscendo a sfruttare la prima vera palla gol, quando, al 32’, Dorgu, partendo da destra, ha trovato un taglio perfetto, prendendo il tempo ad un disattento Coulibaly. Da sottolineare anche il filtrante preciso e perfetto nei tempi di Ramadani e la freddezza del giovane danese che, davanti a Suzuki, non ha sbagliato. Il taglio di Dorgu è una testimonianza della crescita di questo ragazzo che, pur giocando da poche partite nel ruolo di ala destra offensiva, riesce ad interpretare bene queste situazioni di gioco.

Il secondo tempo si apre con l’espulsione di Guilbert, che è apparsa francamente eccessiva. L’esperto difensore francese è caduto nella trappola di Cancellieri, rispondendo con una sbracciata a palla lontana alle provocazioni dell’attaccante. Il rosso diretto estratto da Guida, a pochi passi dal contatto, appare però una punizione molto severa. In quel momento i tifosi del Lecce hanno ripensato di poter rivivere un secondo tempo di grande sofferenza come quello vissuto contro il Cagliari, questa volta contro un Parma, che aveva sì accusato il contraccolpo del gol subito, ma comunque vivo e molto pericoloso con i suoi giocatori offensivi. Complice un Via del Mare in protesta dopo il rosso, in quel momento la partita diventa più cattiva e Guida estrae diversi cartellini gialli per provare a contenerla. Il Lecce ha comunque la forza di ripartire, trovando un contropiede su cui Dorgu, divenuto terzino destro dopo l’espulsione di Guilbert, si invola verso la porta, venendo falciato, a pochi passi dall’area, da Cancellieri, che viene espulso. Sulla punizione conseguente Krstovic trova il 2-0, dopo una deviazione dello sfortunato Coulibaly.

Da quel momento, quindi, le squadre sono di nuovo in parità numerica, gli spazi si allargano ed il Lecce si abbassa, volendo sfruttare la buona fase difensiva fino a quel momento dimostrata. I cambi di Gotti non sortiscono gli effetti sperati e il Lecce non riesce a sfruttare a pieno le potenziali ripartenze di Banda, subentrato. Il Parma produce alcune nitide occasioni, su cui Falcone è bravissimo a dire di no.

Sembra il preludio di un altro clean sheet e di 3 punti che proietterebbero il Lecce in una posizione di classifica tranquilla e permetterebbero di affrontare le trasferte di Milano e Udine con una serenità diversa. C’è un’ultima grande occasione per il Lecce, quando Krstovic parte in contropiede e, da solo davanti a Suzuki, prova a superarlo, senza riuscirci.

È il 92’, l’errore sembra pesante, ma ci sono due gol di vantaggio e i minuti rimanenti sono pochi.

Sul ribaltamento, però, il Parma accorcia le distanze con Almqvist. Il Lecce non riesce a tenere il possesso della palla, Krstovic entra nuovamente in area di rigore, ma il difensore lo mura e, sull’ultima occasione del match, al 95’, in seguito ad un calcio d’angolo, il Parma pareggia con il colpo di testa di Hainaut.

È un due a due che sa di beffa per il Lecce, che al 92’ ha avuto la possibilità di chiudere la partita con il 3-0 di Krstovic, ma che esce dal Via del Mare con un solo punto. La partita tra due delle squadre più giovani del campionato ha mostrato frizzantezza e tanti spunti tecnici, ma ha fatto anche vedere gli inevitabili limiti di queste due squadre nella gestione dei momenti della partita. Il Lecce ha tanti margini di miglioramento sotto questo punto di vista e la speranza è quella che, alla crescita del gioco dimostrata in queste ultime giornate, si aggiunga un pizzico di cinismo, facendo anche tesoro di questa partita e di questo risultato.

Sezione: Primo piano / Data: Dom 22 settembre 2024 alle 11:33
Autore: Vincenzo Lao
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