Il Bari si appresta a mettere a referto il settimo colpo in entrata del suo calciomercato estivo. Dopo Lasagna, ecco un altro attaccante: si tratta di Andrija Novakovich, statunitense per il quale ormai sembra essere tutto fatto. Classe 1996, di proprietà del Venezia, il roccioso centravanti approderà nel capoluogo pugliese con la formula del prestito con diritto di riscatto, pronto a trasformarsi in obbligo in caso di promozione in Serie A, dopo un'annata con luci e ombre con il Lecco: sei le reti realizzate nel complesso, delle quali l'ultima segnata il 10 febbraio al San Nicola durante la sfida vinta dai ragazzi di Iachini con il punteggio di 3-1, ma al contempo anche la bruciante retrocessione maturata sul campo con i lombardi. 192 centimetri di altezza, Novakovich ha delle caratteristiche che piacciono molto a Longo e garantisce alla rosa pugliese grande esperienza: per lui, tra gli altri, trascorsi nelle massime serie belghe e olandesi, nella Serie B inglese, oltre a buoni numeri accumulati nel triennio di Frosinone in Serie B. Probabile che, almeno per il momento, il suo arrivo renderà completo il settore avanzato, in attesa del grande investimento da compiere presumibilmente sulla trequarti.

Il Bari, però, non si limiterà a questo. E' di queste ore infatti un'accelerata per Davide Veroli, difensore classe 2003 in uscita dal Cagliari e proveniente da una buona stagione con il Catanzaro di Magalini: sul calciatore non manca la concorrenza, ma i biancorossi paiono in pole e hanno fretta di chiudere per regalare a Longo un'alternativa a Obaretin nel ruolo di braccetto di sinistra della retroguardia a tre. Al suo fianco, sempre dai sardi, potrebbe arrivare Boris Radunovic, chiuso in rossoblù dall'acquisto di Sherri: prima il rinnovo di contratto con il club del patron Giulini, poi la partenza in prestito, probabilmente in riva all'Adriatico, anche se resta vivo l'interesse del Pisa, Pisa che farà uscire Nicolas, al momento l'alternativa principale al serbo per la porta pugliese.

Sezione: Serie B / Data: Mar 23 luglio 2024 alle 12:32
Autore: Antonio Bellacicco
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