Il caso Matera è stato la punta di un iceberg che ha dimostrato quanto sia fragile la gestione del calcio in Italia. Mancate fideiussioni, pagamenti mai avvenuti, non iscrizioni ai campionati, fallimenti: la stagione 2018-2019 è stata caratterizzata da tutto ciò. A cominciare dall’addio al calcio professionistico del Bari, fino ai recenti casi di Matera e Pro Piacenza - che forse hanno portato i problemi del calcio italiano all’attenzione generale - per le società sportive non è stato di certo un anno da incorniciare.

Dal 2002 ad oggi sono oltre 150 i club calcistici falliti: a partire dalle “illustri” Fiorentina, Napoli e Torino, fino ad arrivare alle recenti Bari, Avellino e Cesena, ma senza dimenticare i tantissimi casi più “provinciali”.

Negli ultimi diciassette anni sono ben quindici le società pugliesi militanti nei campionati professionistici e poi scomparse nel nulla: Fasano (2002-2003), Brindisi (2004-2005), Taranto (2004-2005), Fidelis Andria (2005-2006), Martina (2008-2009), Gallipoli (2010-2011), Manfredonia (2010-2011), Monopoli (2010-2011), Brindisi (2011-2012), Foggia (2012-2013), Taranto (2012-2013), Andria BAT (2013-2014), Barletta (2015-2016), Martina Franca (2016-2017), Bari (2018-2019) ed Andria (2018-2019). A questi vanno aggiunti i nuovi fallimenti di Brindisi (2015-2016) e Manfredonia (2018-2019), avuti mentre le squadre militavano tra i dilettanti. 

L’Andria detiene il poco invidiabile record di tre fallimenti dal 2002 ad oggi (record nazionale condiviso col Gela), a quota due seguono Brindisi, ManfredoniaMartina e Taranto.

Sezione: Altre notizie / Data: Mer 06 marzo 2019 alle 18:30
Autore: Francesco Ippolito / Twitter: @fraccio
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