Con un comunicato ufficiale, l'ASD Città di Otranto ha denunciato presunti insulti razzisti nei confronti di un proprio tesserato,  Sall Mouhamadou Ndia, nel corso del match tra la propria formazione under 17 e i pari età del Casarano. Attraverso una nota, il Casarano ha rispedito al mittente ogni accusa:

"Alla luce di quanto denunciato dalla ASD Città di Otranto con un suo comunicato, la nostra società respinge fermamente ogni tipo di accusa riguardo il presunto comportamento antisportivo di alcuni nostri tesserati, i quali avrebbero rivolto offese razziste al calciatore Sall Mouhamadou Ndia, nel corso della gara disputata ieri al comunale di Collepasso.

Non rientra assolutamente nello stile di questa società tollerare comportamenti lesivi della dignità degli avversari, in generale, a maggior ragione se, ad essere oltraggiati e offesi, sono avversari con un colore di pelle diverso. E, a proposito di accoglienza e di “politica” di integrazione, la nostra società annovera nelle sue file della squadra maggiore due calciatori di colore. In alcune squadre del settore giovanile abbiamo altrettanti ragazzi che provengono dal Corno d’Africa: è un motivo in più per respingere fermamente quanto ci viene addebitato e non accettare quindi lezioni di comportamento e di etica sportiva.

Nel nostro codice comportamentale interno esiste un punto fermo: avere tolleranza zero nei confronti dei tesserati, a qualsiasi livello, che violano questi principi.

Nello specifico, premesso che questa società, nello stigmatizzare atteggiamenti scorretti tenuti da qualche astante, prende le distanze da chi, sugli spalti, ha usato toni e parole deplorevoli, a fine gara, ci risulta che il giovane calciatore Sall Mouhamadou Ndia abbia negato, davanti ai nostri allenatori e ad alcuni dirigenti, di aver ricevuto alcun tipo di offesa razzista da parte dei nostri tesserati. Crediamo fermamente che la testimonianza di Sall sia più che attendibile. Con la società ASD Città di Otranto concordiamo che la violenza, ancorché verbale o le offese decisamente fuori luogo in un contesto sportivo, siano da esecrare a prescindere, senza se e senza ma".

Sezione: Altre notizie / Data: Mar 28 gennaio 2025 alle 14:42
Autore: Lorenzo Ruggieri
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