Il 12 marzo scorso, con l’avvicendamento al Gravina tra Luca Tiozzo e Valeriano Loseto, il titolare della panchina di una squadra del Girone H della Serie D è cambiato per la diciannovesima volta. Proprio così: in 19 circostanze, al lordo di un solo ripensamento (il caso Manfredonia) e di parecchie doppie giravolte, il vertice del club ha deciso di sostituire il trainer. Su diciotto concorrenti ai nastri di partenza, solo cinque, vale a dire Martina, Ugento, Francavilla, Nardò e Palmese non hanno mutato guida (Massimo Pizzulli, Mimmo Oliva, Angelo Nolè, Fabio De Sanzo e Teore Sossio Grimaldi, evidentemente, sono stati i più bravi…), stravolgendo molto spesso il progetto tecnico, anche con l’arrivo e la partenza, in corso d’opera, di decina di nuovi atleti.

Dicevamo del 12 marzo: la sconfitta di Ugento ha indotto Pino Costantiello, fulcro del board gravinese, a dare il benservito a Luca Tiozzo ed a richiamare, dopo alcuni anni, Valeriano Loseto, che sulla Murgia gialloblù ha scritto pagine di storia, tra il 2014 (Promozione) e il biennio 2018-2020 (Serie D).

L’allenatore vive sulla graticola arroventata ogni domenica. Tensioni e pressioni sono sempre al limite. Le sliding door, le porte girevoli, non smettono mai di far uscire ed entrare  "mister" dal Grande Albergo Interregionale".

Tutto ebbe inizio a Brindisi, lo scorso settembre: il maremmano Alessandro Monticciolo doveva essere il comandante in capo delle vu bianche per una salvezza alquanto complicata, vista la penalizzazione. Per fare l’impresa, invece, dopo poche settimane dall’inizio della stagione e dopo la sconfitta al Fanuzzi con l’Acerrana, al posto dell’ex Altamura venne chiamato Nicola Ragno, per la verità più abituato a combattere per vincere che per non perdere.

La crisi di risultati del Manfredonia induce il club sipontino a licenziare Franco Cinque (prima settimana di ottobre) e chiamare Giovanni Panarelli. L’ex stopper tarantino ci rimette il posto il 12 novembre: proseguendo l’emorragia (tutte sconfitte, solo il pari con l’Ugento), nella città del carnevale richiamano Cinque. Nel frattempo, tra l’inizio e la fine di ottobre, altri due inquilini del folle condominio del Girone H, restano fermi in ascensore: Ciro Danucci (l’eroe di Brindisi, poi ripudiato in C dai biancazzurri) sostituito alla Fidelis Andria da Giuseppe Scaringella (che, nel frattempo, aveva lasciato il Bisceglie, in Eccellenza, dov’era stato chiamato Valeriano Loseto: che girandola!) e Totò Ciullo che il 27 ottobre cede il posto a Alfio Torrisi. Il tecnico etneo il 10 febbraio lo consegnerà a sua volta a Marco Ferri.

E le campane? La prima crisi tecnica è dell’Ischia. Sull’isola il 18 novembre paga per tutti Enrico Buonocore. Al suo posto Simone Corino. Il giorno dopo – torniamo in Puglia, a Fasano - collassa la panchina di Gaetano Iannini. L’ex playmaker è sostituito da Massimo Agovino. Dopo tre mesi e mezzo, l’allenatore originario di Sant’Anastasia sarà licenziato, con la promozione del responsabile della Juniores, Graziano Pistoia, 39 anni domenica 23 marzo, alla prima esperienza dopo una lunga carriera da difensore. Le chiavi di casa Fasano stanno per finire nelle mani del nuovo proprietario, Ivan Ghilardi e del suo mentore, Franco D’Amico.

Le campane recuperano il terreno perduto in questa corsa alla rovescia: tra fine novembre e inizio dicembre, prima Marco Scorsini (Angri) è sostituito da Mario Di Nola, poi Raffaele Novelli, con la Nocerina in corsa per il titolo, è avvicendato da Sasà Campilongo.

A proposito di lotta per il primato, fuori gioco anche Giusppe Laterza al Casarano che chiama Vito Di Bari. La crisi attanaglia un’altra big, la Virtus Francavilla: ed ecco che patron Magrì arruola Antonio Rogazzo al posto di Ciro Ginestra. E mentre l’allenatore puteolano andrà a Guidonia a far bene, anzi benissimo, il partenopeo ex Altamura, non resisterà che fino al 16 febbraio quando, all’apice della crisi albiceleste, sarà sostituito dal quasi 40enne canosino Tommaso Coletti, ex Foggia.

Non poteva mancare la matricola Costa d’Amalfi: al posto di Gigi Proto, arriva il barese Dino Bitetto, che ha sempre gran mercato in terra campana. Poco prima e poco dopo Angri e Ischia cambiano ancora: Marco Scorsini per Di Nola e Antonio Foglia Manzillo per Corino.

Marzo dovrebbe essere il mese della stabilità per concentrarsi sul rush finale. E invece, oltre ad Agovino e Tiozzo, cui abbiamo già accennato, perde il posto anche Giovanni Sannazzaro che, al Real Acerrana è rimpiazzato da Pasquale Luiso.

Sezione: Focus / Data: Sab 22 marzo 2025 alle 11:57
Autore: Vito Prigigallo
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