Ci eravamo tanto amati. Amici contro, e nemmeno un mese dopo essersi salutati. Perché Bari-Cosenza si giocherà il 28 settembre, ma l'addio dal club biancorosso è maturato soltanto il 30 agosto scorso. Per Giacomo Ricci rimettere piede al San Nicola ed affrontare quelli che fino a poco tempo fa erano i suoi compagni farà un effetto del tutto particolare. Una sfida surreale, uno scenario che - forse - sino a non molte settimane fa sarebbe stato persino irreale immaginare. Per vari motivi: dall'impegno del ragazzo che mai è mancato, dall'attaccamento alla maglia, dall'ambientamento in una piazza che sin dal primo istante lo ha accolto nel modo migliore. E se i biancorossi giocano ancora in B, il merito è anche suo. Nello spareggio di ritorno contro la Ternana c'è infatti anche la sua firma tra le reti-salvezza. 

I numeri parlano chiaro: 88 presenze e 4 reti dal 2021 al 2024. Nel mezzo una promozione in Serie B, un'altra sfiorata in Serie A. Quello sarà il rimpianto più grande: per quel tentativo finito sull'esterno della rete ad inizio ripresa contro il Cagliari, quasi in fotocopia rispetto a quello mancato in primavera sempre in casa ma contro il Frosinone. Questa stagione l'aveva persino inaugurata con una rete, bella quanto inutile, contro la Juve Stabia. Tutto questo prima di lasciare. "Aveva chiesto la cessione, poi ci ha ripensato.Ma io voglio calciatori motivati nel gruppo squadra": cosi aveva parlato mister Longo al termine della sfida contro il Sassuolo riferendosi all'esterno livornese. Neanche a farlo di proposito, arriva puntualmente la cessione poco più tardi. In un Cosenza che di suo è già imbottito di ex come D'Orazio, Camporese e Micai. Alcuni di loro hanno lasciato una traccia importante in riva all'Adriatico, anche se tutto questo è naturalmente parte del passato. 

"In questi 3 anni - le sue parole di commiato - ho sempre cercato di dare il massimo per questa maglia, onorando ogni giorno questi colori e questa città che merita tanto. Bari è casa per me, così come per la mia famiglia, i baresi parte del nostro cuore. Sono stato sempre un fedele soldato per il Bari, non è mai successo che all’appello io mi sia definito assente e credo che anche nel poco spazio ricevuto quest’anno di averlo dimostrato". Già, il poco spazio: questa la decisione che lo ha spinto, probabilmente, a lasciare. Nelle gerarchie di Longo ci sono adesso Dorval, Oliveri, Favasuli e Tripaldelli. Una rivoluzione quasi totale, dato che soltanto l'ex Cerignola si ritrova disponibile. Con Pucino che a tutti gli effetti è diventato un centrale. Segno dei tempi che cambiano. Le motivazioni all'ex numero 31 biancorosso non mancheranno e il Bari, anche per questo, dovrà raddoppiare gli sforzi che hanno portato al successo contro il Frosinone. Perché sul campo spazio per i sentimenti ce ne sarà ben poco una volta giunto il fischio d'inizio dell'arbitro. .

Sezione: Primo piano / Data: Gio 26 settembre 2024 alle 18:30
Autore: Domenico Brandonisio
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