L’avessero detto un anno fa, la reazione sarebbe stata quella di una risata generale. Di un sogno non solo impossibile, ma utopistico perché a dire il vero c’era da guardarsi le spalle con l’incubo retrocessione in D. Eppure il calcio è quella cosa che permette di guardare sempre al domani, perché tutto può cambiare e niente resta com’è. Anche a Monopoli si può sognare e vivere di qualcosa di bellissimo: come andrà effettivamente a finire è prematuro dirlo. Ma già il fatto di essere lì, sul pezzo, in vetta, è un grande successo. Sarebbe bello se questa storia potesse avere un lieto fine. 

Di lunga è ancora lunga. Anzi, lunghissima. La Serie C non è finita ieri contro la Cavese e non finirà sicuramente dopo la trasferta di Benevento. Ma la prestazione contro i campani va oltre il risultato del campo: una squadra aggressiva, corta, compatta, determinata. Solo così la delusione di Biella poteva diventare solo un brutto ricordo. È stata la giornata del riscatto di Yeboah: finalmente il gol, ora ciliegia preziosa di una torta che già era stata apparecchiata da qualche tempo. Ma la nota più bella è stata rappresentata soprattutto dal pubblico: tremila spettatori, spalti gremiti. Il sold-out non c’è ancora, ma il dato è già notevole per la piazza e tempo per migliorare ce n’è. Da questo punto di vista respirare il clima del Veneziani quasi riporta alle sfide contro Cesena e Catanzaro di ottavi e quarti di finale playoff del 2022. Come ieri, meglio di ieri. 

Il Monopoli non è una squadra da bomber, ma da gruppo operaio. Grandolfo ad 8 reti è quel giocatore che sognava di sfondare in A ma che sta conoscendo qui una nuova vita calcistica, Bruschi a quota 6 è quel giocatore che ti spacca le partite, Angileri quel difensore che ogni tanto il vizio del gol se lo toglie. Fino a poco fa è stata anche la squadra di Vazquez, 5 reti e ko per infortunio. Da un anno all’altro la crescita è stata soprattutto la sua. Prossima fermata Benevento: primo rendimento interno contro primo rendimento esterno del girone C di Serie C, secondo miglior attacco contro miglior difesa. Nei numeri, uno scontro tra Titani. Questa volta non c’è il Tommasini di turno e il Benevento avrà tanta rabbia agonistica, ma la gara d’andata ha dimostrato che niente è impossibile. Comunque vada, sarà un successo. Ma guai a darsi per vinti, succeda quel che succeda. Il bello viene adesso. 

Sezione: Primo piano / Data: Lun 27 gennaio 2025 alle 10:00
Autore: Domenico Brandonisio
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