La carriera di un allenatore può portarlo in giro per l'Italia, con tappe fugaci e poche radici. La poca distanza che lega i due tecnici della famiglia Giampaolo, Marco e Federico, può sembrare uno scherzo del destino. Il primo, infatti, è attualmente alla guida del Lecce, mentre il fratello Federico è l'assistente di Vito Di Bari sulla panchina del Casarano, comune della provincia salentina: "La distanza è veramente minima ed è bizzarro perché non mi aspettavo sia che mio fratello andasse a Lecce sia che io venissi a Casarano", ha rivelato l'ex Bari nel corso della trasmissione "Distinti sud est", in onda su Radio Orizzonti Activity.

Il tecnico ha poi analizzato l'andamento del suo Casarano, di cui è vice allenatore da 5 partite: "Credo che il bilancio sia molto positivo, escluso il rammarico per la gara con il Gravina, dove abbiamo pagato la mancanza di tempo. La squadra, però, ha dato una risposta forte e dobbiamo ringraziare tutti i ragazzi per essersi messi a disposizione. Abbiamo un grande gruppo di professionisti".

I risultati sono frutto anche del cambio di sistema di gioco: "Ogni allenatore ha le sue metodologie", ha ammesso Giampaolo: "Appena siamo arrivati abbiamo capito che questa squadra ha tanta qualità. Abbiamo cercato di valorizzare al meglio le caratteristiche della rosa e siamo riusciti ad inquadrare bene la situazione. Il Casarano è una società molto organizzata, con un presidente equilibrato e solido. Questo comporta entusiasmo e la giusta alchimia tra squadra, tifosi, società e staff".

In merito alle differenze tra il Girone H e gli altri gironi della Serie D, Giampaolo ha dichiarato: "Ho allenato nel Girone F e non è facile. La differenza, secondo me, la fa il pubblico. Nel Girone H, i campi sono molto più infuocati rispetto al Girone F e i contratti dei calciatori sono molto più esosi. A mio avviso, la differenza è minima".

Nel recente passato, Giampaolo ha guidato anche il Bari, portandolo ad ottenere la salvezza nello scorso campionato di Serie B dopo aver guidato la formazione Primavera dei biancorossi: "Per fare questo mestiere bisogna partire dalla base. Chi fa la gavetta partendo da un settore giovanile, potrebbe essere avvantaggiato con i grandi. Il distacco tra settore giovanile e prima squadra non è elevato ma devi essere bravo a capire che alleni giocatori professionisti e non più ragazzi. Nel settore giovanile puoi capire dove puoi migliorare, mentre nelle prime squadre subentra il risultato. I talenti più cristallini? Ho avuto Manzari, Lella e Colangiuli. Per allenare i ragazzi devi seguire un percorso step by step".

Lo sguardo attuale, però, è rivolto alla scalata verso la Serie C: "Me lo auguro", ha dichiarato il tecnico: "Ci sono squadre forti che vogliono vincere il campionato e noi siamo una di quelle. Penso che il campionato si decida a marzo e cercheremo di ottenere quanti più punti possibili". 

Sezione: Serie D / Data: Mer 22 gennaio 2025 alle 18:34
Autore: Lorenzo Ruggieri
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