Dopo una stagione superlativa, un incubo in un pomeriggio di mezza estate ha scalfito l'umore dei tifosi del Taranto. L'esodo dei giocatori e dello staff tecnico, le dimissioni del presidente Giove e l'ormai prossima penalizzazione hanno contribuito ad incupire l'umore intorno alla compagine ionica. Con una rosa completamente rivoluzionata (superstiti i soli De Santis, lo scorso anno in prestito alla Fermana, Fiorani, Matera e Mastromonaco), la squadra guidata da Carmine Gautieri non aveva comunque sfigurato nelle prime due apparizioni in campionato, pur conquistando un solo punto contro Giugliano e Latina. 

Contro il Messina, tuttavia, la barca rossoblu è affondata nel giro di pochi minuti, lanciando diversi interrogativi. Nonostante l'iniziale vantaggio di Ardizzone, gli ospiti hanno assistito quasi inermi alla rimonta dei peloritani. Se sul primo gol di Luciani, abile a sfruttare l'erronea lettura di Shiba sul filtrante di Pendicillo, possono essere concesse le attenuanti generiche del dubbio rigore, nella ripresa i presenti al "Franco Scoglio" hanno assistito ad un monologo a tinte giallorosse. Sul gol di Garofalo, Guarracino (atuore comunque di una prova positiva) viene colto fuori posizione, mentre Contessa viene sovrastato dallo scatenato Anatriello sulla rete del momentaneo 3-1. Danze chiuse da Frisenna con una prodezza balistica nell'extra-time.

Scarsa condizione fisica o rosa inadatta per la categoria? Indubbiamente, le motivazioni di un passivo così pesante non vanno ricercate in un unico fattore. I giocatori a disposizione di Gautieri presentano atletismi eterogenei, essendo reduci da trascorsi travagliati e non uniformi. In questi casi, esercitazioni mirate e individuali vanno a beneficio del singolo giocatore, a discapito, però, dei lavori collettivi, utili ad incrementare la conoscenza del gruppo e l'abilità nel gestione del possesso. Le prime indicazioni da parte del tecnico, però, sono visibili: in fase offensiva, lo sviluppo laterale dell'azione consente gli inserimenti delle mezze ali, da ricercare con il terzo uomo o giocate verticali, mentre nelle situazioni di contenimento un pressing basso e la chiusura degli spazi tra le linee possono orientare le giocate avversarie, prestando però maggiore attenzione nelle marcature in area.

La rosa del club ionico, inoltre, potrebbe esporsi a qualche lacuna non ancora colmata. Nel ruolo di terzino destro, latita una vera alternativa all'adattato Mastromonaco, mentre in mezzo al campo si attende la crescita di Schirru, ancora poco coinvolto nella manovra rossoblu. In avanti, gli innesti di Varela e Giovinco potrebbero portare in dote estro e fantasia ma forse quest'ultimo prediligerebbe una posizione più centrale, magari accanto a Zigoni per dialogare con l'esperto attaccante.

Ipotesi, dunque, non risposte. L'ardua sentenza spetta sempre ai posteri ma il pubblico tarantino attende una risposta sul campo, magari riprendendo la verve e le positive trame mostrate nel match casalingo contro il Latina.

Sezione: Primo piano / Data: Lun 09 settembre 2024 alle 17:03
Autore: Lorenzo Ruggieri
vedi letture
Print