Gautieri sull'esperienza col Taranto: "Orgoglioso di aver allenato in una piazza così importante"

La stagione del Taranto è stata segnata da difficoltà e turbolenze, fino alla drammatica esclusione dal campionato. Tra i tecnici che si sono avvicendati sulla panchina rossoblù, anche Carmine Gautieri ha provato a dare una direzione a una squadra partita con il piede sbagliato sin dall'inizio. Intervistato da Giornalerossoblu.it, l’allenatore ha ripercorso la sua esperienza alla guida dei pugliesi nella prima parte di stagione, sottolineando il valore del gruppo e le difficoltà incontrate nel percorso:

“Parlando con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si va lontano. La verità è che avevamo improntato una squadra con ragazzi molto professionali. Analizzando i passi falsi, posso dire che le vere gare sbagliate sono state soltanto due. In particolare, ritengo che abbiamo sbagliato la partita contro il Messina, persa per 4 a 1, e quella contro il Potenza. Per il resto la squadra si è sempre comportata bene, andando oltre le evidenti difficoltà. Tanti calciatori erano arrivati senza una parte della preparazione fisica e siamo dovuti intervenire, rifacendo tutto l’aspetto fisico e tattico ad agosto. L’obiettivo, così facendo, era quello di recuperare tutti dal punto di vista atletico in vista della stagione".

"Lavorare a Taranto non è da tutti"

Nonostante i risultati altalenanti, Gautieri ha ribadito di essere soddisfatto della sua gestione:

“Penso che la mia squadra in campo si sia sempre comportata bene, perdendo alcune gare, pareggiandone altre e vincendone qualcuna. Le uniche due gare sbagliate, ripeto, sono state quelle contro Messina e Potenza. Oltretutto il direttore del Potenza mi fece i complimenti per la prima mezz’ora di gioco che avevamo disputato".

Al di là dell’aspetto sportivo, l’allenatore ha voluto sottolineare l'importanza dell’esperienza vissuta in riva allo Ionio:

“Fino a quando ci sono stato io, non posso rimproverare niente alla squadra, così come non posso rimproverare nulla a nessuno. Ringrazio chi mi ha dato l’opportunità di venire e lavorare in questa piazza così importante come Taranto, perché non è da tutti".