Una settimana serena, l’ideale per prepararsi al meglio in vista della sfida contro il Cittadella. Sicuramente il Bari aveva bisogno di questo per ritrovarsi dopo sei pareggi consecutivi. Una rondine però non fa primavera e adesso servirà continuità. Il calendario metterà i biancorossi davanti a test fondamentali dove si capirà qualcosa in più sui progressi della squadra: prima il Cittadella, poi il Brescia passando quindi da Cesena (dell’ex Mignani, quarto in classifica) e Pisa. La formazione di Inzaghi, con merito, è prima in classifica e sta raccogliendo i frutti di anni di investimenti e concreta ambizione. Nella speranza di poter proseguire il suo percorso. Può il cambio di modulo con le due punte davanti al trequartista consentire la svolta di cui ci sarebbe bisogno? Con la Salernitana i risultati sono arrivati, visto che Lasagna e Novakovich sono andati a segno. E se nel frattempo Falletti lavora per trovare presto la giusta condizione per poi tornare in campo, Benali mancherà contro il Cittadella: una mancanza che può spalancare le porte al rientro di Maita e Maiello come alternative. 

Ma non c’è solo il campo a tenere banco. Non si può non pensare all’aspetto societario. Potrebbe, la prossima essere la settimana in cui il presidente De Laurentiis torni a parlare in conferenza stampa, interrompendo un silenzio che dura dallo scorso luglio. Inevitabilnente i quesiti da porre sono due: qual è il vero obiettivo del Bari e cosa si intende fare del club da qui sino al 2028? E soprattutto: il Bari è in vendita? Al-Sabah è sparito? E se si, perché? Sulla prima urge fare chiarezza perché se a luglio la società ha parlato di playoff (e anche Magalini), per mister Longo a più riprese è stato meglio ridimensionare certe ambizioni: la salvezza prima di tutto e poi si vedrà, con i playoff che certamente non possono - strada facendo - essere esclusi. Una precisione che il mister ha fatto di recente ma che comunque rimarca una sottile differenza. Ma andando oltre questa stagione viene da interrogarsi sulla consistenza del progetto triennale dal ritorno in B e soprattutto sui programmi societari. La A rimane un obiettivo oppure no? Si vivacchierà in alternativa fino al 2028, pensando a mantenere la categoria? La multiproprietà piaccia o no rimane un grosso punto interrogativo e tanti dubbi solleva. E partendo da qui ci colleghiamo al secondo quesito. Gli Al-Sabah sono spariti dai radar, nessun passo concreto pare sia stato fatto avanti dal famoso incontro di luglio. Di sicuro la proprietà del club non ha mai corso la possibilità di cambiare. La domanda è: perché? Ma soprattutto: c’è davvero reale intenzione di vendere? Le parole pronunciate da Aurelio De Laurentiis a maggio scorso, alla vigilia della gara di ritorno dei playoff contro la Ternana (‘vendere il Bari prima del 2028? Non se ne parla. Arrivata quella data o rimane dov’è o fallisce, salvo offerte poderose’) lasciano poco spazio a chiacchiericci ed interpretazioni. Voci, rumors e indiscrezioni lasciano purtroppo il tempo che trovano.

Sezione: Primo piano / Data: Dom 17 novembre 2024 alle 12:00
Autore: Domenico Brandonisio
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