Lo scorso 7 marzo, il Taranto è stato escluso dal campionato di Serie C dal Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, il quale ha irrogato anche la sanzione di 3 anni di inibizione per Giove e Alfonso, 1 anno per Campbell e 6 mesi per Acquaviva. Nella giornata di oggi, sono state pubblicate le motivazioni della decisione, la quale sarebbe stata assunta per via di una procedura di pagamento non consentita dalla legge delle ritenute Irpef e dei contributi Inps degli emolumenti di novembre e dicembre 2024. Secondo il Tribunale, infatti, il club avrebbe adottato un meccanismo di compensazione utilizzando crediti erariali di una terza società, denominata General Service S.r.l., per estinguere i propri debiti verso Agenzia delle Entrate e INPS. I giudici federali di primo grado, però, hanno ritenuto il meccanismo non consentito per tre motivi:

-I crediti d’imposta possono essere usati solo per il pagamento delle ritenute dello stesso soggetto che li ha maturati e non per estinguere debiti altrui o debiti diversi dalle ritenute.

-I crediti compensati a favore del Taranto non risultano dichiarati né nel modello 770, né in altre dichiarazioni fiscali della General Service S.r.l.

-L’accollo del debito da parte di un soggetto terzo è ammesso dalla normativa tributaria, ma senza possibilità di compensazione con crediti fiscali dell’accollante.

A tali motivi andrebbe aggiunto il presunto mancato versamento delle ritenute Irpef degli stipendi di gennaio 2025, oltre al mancato pagamento delle rate degli incentivi all’esodo e dei contributi Inps previsti per la stessa mensilità.

Sezione: Primo piano / Data: Lun 10 marzo 2025 alle 14:56
Autore: Lorenzo Ruggieri
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