La gara contro la Cremonese ha messo in risalto due facce diverse del centrocampo del Bari: da un lato l'imprevedibilità di Sibilli, dalll'altra la fisicità di Coli Saco. Se il primo aspetto ha consentito di fare la differenza per il vantaggio iniziale, meno è stato invece con l'ingresso del giocatore di proprietà del Napoli. Vista l'assenza di Lella era necessario dover fare delle scelte e mister Longo le ha fatte sulla base del materiale che aveva a disposizione. E senza dimenticare Maiello: in campo il numero diciassette non si è visto, ma rappresenta il giusto mix tra esperienza e sostanza da non dover disperdere. 

Per il primo è senza dubbio un segnale di risveglio: Sibilli era stato infatti il grande protagonista della passata stagione, trascinando il Bari a suon di gol verso la salvezza. Un po' in ombra in questo avvio di stagione, data anche l'abbondanza sul piano tattico tra esterni e trequartisti, ha comunque risposto presente in una gara complicata. Il mister lo ha atteso, sapendo di poter contare su una freccia in più nel proprio arco: può giocare anche nei cinque di centrocampo, aveva detto Longo in conferenza stampa, la prova di domenica scorsa indubbiamente promuove il giocatore. 

Discorso più complesso per il secondo. Saco, che ad Ancona aveva ottenuto numeri importanti per una squadra salva sul campo ai playout, sembra debba ancora adattarsi al meglio nella realtà del campionato cadetto. Col Cosenza c'è stato anche il suo zampino sul rigore decisivo per il pareggio finale, allo Zini non è purtroppo riuscito a fare la differenza  in positivo per provare a portare a casa la vittoria. Un rammarico, ma è anche esperienza utile per crescere. La sosta non potrà che aiutarlo in questo senso. Ma per essere al passo coi propri compagni dovrà sicuramente accelerare il proprio percorso. 

Sezione: Serie B / Data: Mer 09 ottobre 2024 alle 10:00
Autore: Domenico Brandonisio
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