Il clima non è esattamente quello di festa malgrado le due vittorie consecutive contro Lecco e Feralpisalò, eppur si muove. Il Bari non ammaina la bandiera e cerca di dare ancora un senso ad una stagione che prima dell'avvento di Iachini aveva imboccato una spirale negativa. Adesso? Chissà. Se il vento cambierà con decisione sarà solo il tempo a dirlo, anche se per il momento la classifica fa molta meno paura. Al termine di Palermo-Bari, i biancorossi avevano alle proprie spalle appena cinque squadre. Adesso sono invece li, ad un passo da quell'ottavo posto che significherebbe playoff. Ora però serve continuità e con altri dieci punti in saccoccia la salvezza si potrebbe considerare virtualmente in cassaforte. Pur essendo gli spareggi-promozione l'obiettivo dichiarato e ribadito dalla società da quest'estate è sempre meglio andare coi piedi per terra. 

NUMERI. I segnali di ripresa comunque ci sono. E dicono che l'inizio di questo girone di ritorno vedrebbe il Bari in piena zona playoff: dieci punti raccolti e virtuale quinto posto assieme a corazzate come Venezia e Como, meglio hanno fatto soltanto Cremonese, Parma, Palermo e Cosenza (che può contare, sorprendentemente, su un Frabotta determinante). Va bene anche il rendimento interno al San Nicola: già detto che due vittorie di fila in B mancavano dal 2018, i punti raccolti in questo caso sono 21 e significherebbero ottavo posto. Uno in meno della Cremonese. Buono anche il rendimento difensivo: è il sesto migliore del campionato con 29 reti subite appena. A frenare i biancorossi sono invece due indicatori: il rendimento esterno (12 punti, quint'ultimo) e quello offensivo (appena 27 reti segnate, quartultimo rendimento al pari di Lecco e Feralpisalò). 

SIBILLI. Il suo obiettivo era quello di arrivare in doppia cifra ed è praticamente ad un passo. Cambiano gli allenatori ma Giuseppe Sibilli rimane indispensabile per il Bari: unico in grado di spostare gli equilibri, nove marcature tutte pesanti. Assieme hanno portato ai biancorossi 19 punti: un vero e proprio salvavita. Senza dimenticare ulteriori tre assist. Se c'è l'ambizione di far crescere il Bari, comunque vada a finire il prossimo anno ripartire dal classe 1996 (che può essere seconda punta, esterno e trequartista, ruolo ottimamente ricoperto con la Feralpisalò) appare una priorità. Il calciatore è giunto in prestito dal Pisa e lavorare per un suo riscatto sarebbe cosa buona e giusta. Dopo i rinnovi di Maiello, Ricci e Benali bisogna proseguire l'opera. 

Sezione: Primo piano / Data: Lun 19 febbraio 2024 alle 21:22
Autore: Domenico Brandonisio
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