Più presenze che gol subiti: 11 gettoni contro 9 esultanze avversarie. E nel mezzo porta involata in cinque gare di campionato, se poi non ci fosse stato nemmeno l’infortunio nel finale della trasferta di Frosinone i numeri di Boris Radunović con la maglia del Bari sarebbero semplicemente perfetti. Tra le note migliori di questa stagione c’è sicuramente il portiere serbo classe 1996, un po’ a sorpresa…è un po’ no. 

Le aspettative su di lui erano importanti, ma anche un filo di scetticismo aveva accompagnato quest’estate il suo arrivo in biancorosso. Da una parte la promozione in A col Cagliari proprio a spese dei biancorossi (soprattutto nella gara d’andata fu superlativo in almeno 3-4 circostanze, per informazioni rivolgersi a Cheddira), ma allo stesso tempo - oltre al dover associare il suo ricordo a una pagina triste per i pugliesi e dolorosa - andavano aggiunte la panchina in A coi sardi dopo un inizio non proprio memorabile e qualche intervento inizialmente non particolarmente rassicurante. Ma col tempo ha fatto ricredere tutti. Trasmette sicurezza al reparto difensivo (certamente molto solido), trova i tempi giusti di intervento e soprattutto nell’ultima sfida contro la Carrarese ha salvato i biancorossi nel finale da un clamoroso ko in pieno recupero, esaltandosi su due azioni tra il 91’ ed il 97’. Sarà pure un para-rigori? A Bari questo non è stato ancora scoperto ma di sicuro pare si possa contare su una certezza tra i pali. Il dato dopo undici giornate è anche il migliore dell’ultima stagione in B: nel 2022/23 ne aveva incassati 12 in 11 gare, meglio invece era andata nel 2018/19: un cleansheet in meno (4) ma in compenso otto reti subite in undici gare, prima di un grave infortunio che lo avrebbe messo fuori causa. Nel 2017/18, con la Salernitana, 14 gol incassati in 11 gare e porta inviolata soltanto due volte. Nel 2016/17, ad Avellino, 12 reti subite nello stesso lasso di tempo e tre volte senza subire reti in singola partita.

"Sta crescendo tanto in fatto di personalità. E dopo un periodo in cui aveva giocato poco - sottolinea Longo in conferenza stampa - era questo il tipo di percorso che volevo per lui ed è quello che sta facendo. Sono assolutamente soddisfatto del suo percorso". Una benedizione niente male ed un monito: continuare così. 

Sezione: Primo piano / Data: Mer 30 ottobre 2024 alle 17:08
Autore: Domenico Brandonisio
vedi letture
Print