La prodezza di Maiello, la seconda vittoria consecutiva, Lasagna che continua a segnare (e siamo a quattro reti in campionato) e soprattutto la ritrovata vittoria in casa per la prima volta dopo oltre due mesi (ultima col Mantova il 15 settembre scorso): le cose da salvare per il Bari, al termine della sfida vinta contro il Cittadella sono queste. Non sono poche, così come non è da disprezzare l’attuale sesto posto in classifica. Ma non mancano allo stesso tempo errori marchiani che avrebbero potuto rovinare un pomeriggio prima splendido e poi col brivido. E che invitano a riflettere in vista delle prossime sfide contro Brescia, Cesena e Pisa: scontri diretti i primi due, quasi - allo stato attuale - quello contro i toscani, secondi assieme allo Spezia. E malgrado i biancorossi siano a dieci lunghezze anche solo dal terzo posto. 

Riflettere, si. Perché se nel primo tempo la squadra di Longo ha il merito di approfittare delle clamorose ingenuità del Cittadella (in bambola soprattutto la difesa sulle prime due reti subite), rischia poi di rovinare un largo vantaggio di tre reti con il solito, ennesimo blackout: amnesie in avvio di ripresa, un approccio scarso che nel giro di pochi minuti (dal 51’ al 55’) consente alla squadra di Dal Canto di rimettersi in carreggiata. In una gara che sembrava andata e che poi ha finito per galvanizzare gli stessi avversari. Calo di concentrazione grave e che perlomeno non ha poi permesso il concretizzarsi di una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso. Oltre alle amnesie pugliesi, anche per la poca consistenza della squadra veneta: il penultimo posto, allo stato attuale, non sembra affatto casuale per una squadra che fa fatica a macinare un gioco convincente. L’orgoglio, ad un certo punto, non è bastato. 

Proprio per questo la vittoria ha un retrogusto amaro. E lo stesso Longo fa mea culpa al termine della sfida, riconoscendo meriti e demeriti: ma l’allenatore deve continuare a battere sull’aspetto della concentrazione, andando oltre le qualità tecniche e gli schemi. Il lavoro svolto sin qui - ripensando specialmente a quanto accaduto contro la Reggiana - non è evidentemente sufficiente.  Se il Bari vuole essere almeno da playoff deve eliminare questo difetto con decisione. E se nelle prossime tre gare arriveranno almeno quattro punti sarà possibile pensare ad altri obiettivi diversi dalla salvezza più concretamente. 

Sezione: Primo piano / Data: Lun 25 novembre 2024 alle 13:00
Autore: Domenico Brandonisio
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