Francesco Vicari, difensore e capitano del Bari, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni del Corriere dello Sport. Di seguito, l'intervista:

Francesco Vicari, cuore di capitano. Quanto pesa la fascia?

«Essere capitano è un piacere e una grande responsabilità, soprattutto in una piazza come Bari, dove la fascia ha un significato speciale. Per me è anche motivo di grande orgoglio. Sono felice di aver avuto il privilegio di raggiungere questo traguardo».

Quanto rammarico c’è per quel pallone carambolato sulla schiena di Ricci?

«Mi è dispiaciuto moltissimo non riuscire a segnare, ci ero davvero vicino. Quel gol avrebbe potuto cambiare l’esito della partita. Tuttavia, sono tranquillo, il mio atteggiamento è lo stesso degli altri anni».

Domenica affronterete nuovamente la Cremonese, già incontrata in Coppa, sulla strada del Bari.

«Non la definirei un big match, in Serie B ogni partita è fondamentale. Ci sono state partite in cui l’avversario sembrava più abbordabile, ma poi non è andata come previsto. Affronteremo una squadra costruita per vincere. Vengono da una sconfitta contro il Brescia e vorranno riscattarsi, anche perché giocheranno in casa. Quello che è successo in Coppa non conta, sarà necessaria una prestazione di alto livello».

La difesa sta facendo bene.

«Tutta la squadra sta migliorando. Abbiamo assimilato concetti che prima non avevamo. Forse ci serve ancora un po’ di tempo, ma stiamo crescendo in identità e carattere. Ci aiutiamo tutti per raggiungere l’obiettivo. In difesa ci stiamo trovando bene. Quando provi nuovi schemi per la prima volta, magari hai dei dubbi, ma con il lavoro costante le cose migliorano. Siamo un gruppo di ragazzi volenterosi che si allenano sempre con grande disponibilità».

Valerio Di Cesare, una leggenda: è cambiato il rapporto?

«No, ma è fondamentale rispettare i ruoli per farlo lavorare al meglio. Valerio è sempre al nostro fianco e ci consente di lavorare in tranquillità. Ha avuto una carriera importante e può essere un supporto prezioso per tutti noi».

I gol sono merce rara?

«Sì, devo migliorare in questo aspetto. Ne ho realizzati davvero pochi finora».

Qual è stato il gol più bello della tua carriera?

«Cinque anni fa, con la maglia della Spal, contro il Milan nell’ultima di campionato. C’era il grande Donnarumma in porta. Eseguii una punizione laterale e riuscii a “spizzarla” sul secondo palo».

I tifosi del Bari sono speciali?

«L’aiuto che riceviamo da loro è incredibile. Ti danno un’energia straordinaria. Ricordo ancora la magia che si creò al San Nicola durante la semifinale dei playoff contro il Sudtirol; mi vengono i brividi solo a pensarci».

Il passato è alle spalle, cosa promette il futuro?

«Ogni anno è unico; in ogni stagione si devono valutare molte cose che devono incastrarsi bene. Quest’anno stiamo cercando di costruire una squadra importante, e c’è un gruppo di brave persone».

Le decisioni dell’arbitro e del Var contro il Cosenza sono ancora oggetto di discussione.

«Dobbiamo essere bravi a gestire questi episodi; il calcio dà e toglie. Sono situazioni normali, anche se è comprensibile che facciano discutere. Ma guardiamo avanti con fiducia».

Sezione: Serie B / Data: Mer 02 ottobre 2024 alle 11:40 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Giovanni Scialpi
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