Da una salvezza conquistata al fotofinish ad un'altra ancora da scrivere. Storia del 2024 ed auspici del 2025 in casa Fasano. Il 2024 nel primo match del 7 gennaio non inizia con il piglio giusto per i biancazzurri, sconfitti per 1-0 a Matera. Dopo il ko con i lucani, si prendono la scena tre successi consecutivi  con il minimo risultato per la formazione allenata da Tiozzo al cospetto di dirette concorrenti come Gallipoli, Manfredonia e Bitonto che valgono una vera boccata d'ossigeno.

Momento positivo che svanisce dalla conseguente sconfitta di Rotonda, da cui susseguono 5 gare con un solo punto conquistato e caratterizzate in negativo dai cinque gol incassati sia nella trasferta di Andria che di Casarano. Il successo con il Gravina dello scorso 17 marzo, vale molto più di tre punti, considerando i risultati non esaltanti del periodo e lo status mentale da risollevare. Il Fasano però cade nuovamente per cinque volte di fila, subendo 13 reti e cadendo tra le mura amiche per 0-3 anche al cospetto della cenerentola Santa Maria Cilento che si appresta a salutare la categoria. E' il 21 aprile, data che segna l'esonero di mister Tiozzo sulla panchina biancazzurra, poi affidata a Costantini seguendo la "soluzione interna", considerando anche il fattore temporale con sole due gare da disputare fino al termine della stagione regolare.

Ci pensa Vito Costantini, tecnico della Juniores, che passando ad una difesa a 3 e mischiando le carte, riesce a riequilibrare la tranquillità della formazione biancazzurra, capace di mettere una seria ipoteca sulla salvezza: Barletta battuto per 2-3 al "Puttilli" e destino nelle proprie mani nell'ultima gara con la Paganese davanti ai propri tifosi. Il Fasano non tradisce le attese nell'appuntamento finale del 5 maggio, quando un match tutt'altro che noioso (3-2) sancisce la permanenza in quarta serie, per effetto dei 41 punti finali in classifica. Si tratta di un risultato sportivo tanto soddisfacente, quanto sofferto che porta in serbo alla società la consapevolezza di aver rischiato ( e non poco) di compromettere il prosieguo dell'interesse calcistico a Fasano in serie D.

Al termine della stagione si apre un'estate di cambiamenti radicali con l'allontanamento autonomo di Franco D'Amico, storico presidente onorario, che aveva fatto le fortune di una piazza rinomata per i diversi profili scovati dalle serie minori. Arrivano Gaetano Iannini (ex tecnico della Juniores della Cavese, all'esordio su una panchina in serie D) e Mariano Fernandez in qualità di direttore sportivo che dà vita un nuovo orizzonte in un contesto societario privo da diversi anni di una figura mirata ad operare solo sul mercato. L'inizio di stagione si rivela non dei migliori con la formazione biancazzurra, incapace di centrare il primo successo dopo sette turni, ma poi vittoriosa nel turno infrasettimanale del 23 ottobre con la Palmese dall'ottimo avvio di campionato. Susseguono 4 gare, le ultime della gestione Iannini, esonerato il 17 novembre, dopo la sconfitta interna per 0-1 con la Virtus Francavilla e con un bottino di appena 9 punti in 12 uscite. Non paga il ko singolo con gli imperiali, ma un altro filotto con appena due punti di fronte a Brindisi, Costa d'Amalfi e Matera.

Le prestazioni inducono la società a cambiare timoniere e dopo attente valutazioni emerge il profilo di Massimo Agovino, tecnico di Sant'Anastasia, che sbrigate alcune questioni burocratiche, eredita la panchina biancazzurra. Sarà l'ex allenatore della Sarnese a risollevare le sorti di un Fasano forgiato a sua immagine e somiglianza e capace di collezionare 11 punti nelle prime 5 gare della sua gestione. Girone d'andata concluso a quota 20 e 2024 archiviato in grande stile. Gli auspici per una salvezza più tranquilla riconducono tutti al 2025.

Sezione: Serie D / Data: Mer 01 gennaio 2025 alle 16:00
Autore: Leonardo Custodero
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