Nella giornata di oggi, alla Nuovarredo Arena, è stato presentato il nuovo allenatore della Virtus Francavilla, Antonio Rogazzo.

Ad aprire la conferenza è stato l'intervento del vicepresidente Tonino Donatiello: “Volevo ringraziare l'operato di mister Ciro Ginestra e del suo vice Francesco Di Gennaro per il suo lavoro svolto io. Inoltre porgo il benvenuto a mister Rogazzo, che ha molta esperienza internazionale e che di certo conoscono tutti, non ha bisogno di presentazioni. Da oggi si riapre un nuovo capitolo come Virtus Francavilla, andremo avanti per migliorare sotto tanti aspetti. Tutti ci hanno parlato bene di mister Rogazzo, ci siamo informati soprattutto a livello umano. Abbiamo sbagliato soltanto un anno, in buonafede. Ci rammarica il fatto di aver rovinato la famiglia di un presidente e imprenditore. in questi anni abbiamo vissuto dieci anni di grandissimo calcio. Il presidente è voluto da tutta Italia. Sono diventati tutti allenatori, il problema è che siamo stati abituati troppo bene. Capisco il dolore della retrocessione, ma è una cosa invivibile, ed hanno ragione perché hanno perso la pazienza. Il campionato di Serie D è difficile, non è semplice vincerlo. Tutti assieme però ce la possiamo fare. Ringrazierò sempre la curva, ma sembra che la squadra giochi sempre a porte chiuse”.

Il direttore sportivo Francesco Montervino: “Siamo in un momento particolare della stagione, ci troviamo a metà stagione a sostituire un allenatore che ha fatto grandissime cose fino a questo punto. Ci tengo a ringraziare mister Ginestra, forse non è stato capito o non si è avuta pazienza. Siamo partiti da zero, fare 31 punti in un girone di andata non è scontato, il calcio è un gioco complesso. Rogazzo è un allenatore scelto da me, ovviamente condiviso dal presidente. L'abbiamo scelto per le qualità umane. Questo campionato è anomalo, ci sono tante contendenti e alla fine la spunterà chi avrà più pazienza. Onestamente quello che è accaduto nelle ultime settimane non mi è piaciuto, non mi interessa essere criticato. Antonio Rogazzo è una persona competente, ed ha fame di vincere. Mi auguro che sia unità di intenti in questo ambiente, ci deve essere un alone di positività. Quando perdi sei partite di cui cinque scontri diretti è giusto che bisogna valutare tutto quello che è giusto per la società e per lo stesso mister, ci siamo confrontanti a lungo e con lealtà. Sia Rogazzo che Ginestra sono simili dal punto di vista del lavoro, il tecnico Rogazzo ha serenità e questo gruppo ne ha bisogno in questo momento. La proprietà ha messo nelle mie mani un budget importante per vincere, siamo bene con quello che il presidente ci ha dato a disposizione. Ovviamente un pochino ci siamo fermati perché con un cambio tecnico bisogna ascoltare anche il parere dell'allenatore. Aspetto indicazioni, in ogni caso abbiamo comunicato ad alcuni giocatori che è sul mercato”.

Successivamente ha parlato il tecnico Rogazzo: “Ringrazio il presidente e il direttore per le parole spese nei miei confronti, ma è tutto da guadagnare. Mi auguro di essere all'altezza della squadra che mi è stata affidata, che è importante. All'ambiente chiedo che ci sia positività, Ginestra ci lascia un buon lavoro tanto e soprattutto 31 punti. Il campionato è ancora aperto, ci sono diverse squadre in gioco. Ho visto diverse partite della Virtus Francavilla, che ha espresso un buon calcio. Non cambierò tanto, sicuramente qualcosina c'è da migliorare. Nelle ultime undici partite ci sono state anche sei sconfitte, vuol dire che qualche crepa c'è. Con il 4-3-3 questa squadra ha fatto otto vittorie di fila, questo è il mio sistema di gioco prediletto ma il nostro scopo è vincere, non divertirci. Il calcio è fatto di due fasi, il mio calcio non esiste perché ci sono varie situazioni a cui cui far fronte. Questa squadra ha comunque valori importanti ed è completa in tutti i reparti. Una squadra che vuole vincere non può perdere una partita come quella di Ugento, dobbiamo sistemare qualcosa a livello mentale. Gli insegnamenti di Fabio Cannavaro? Ha grande carisma e personalità, con lui ho fatto un esperienza importante anche di vita. Poi è riscattata la voglia di lavorare in prima persona mettendomi in discussione. Il calcio asiatico non è poi così lontano dal nostro”

Sezione: Primo piano / Data: Sab 28 dicembre 2024 alle 18:03
Autore: Daniele Maggio
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