Angelo Bonavolontà, centrocampista che si sta rivelando imprescindibile per l'undici iniziale di Ciro Ginestra, è stato ospite di Passione Biancazzurra, format sulla Virtus Francavilla andato in onda su Antenna Sud. Tanti i punti toccati, dalla squadra al rapporto con i compagni. Di seguito, le sue dichiarazioni.

Sull'inizio di stagione: "Ci aspettavamo di partire forte. In ritiro abbiamo lavorato per questo, per creare subito una mentalità vincente. Vincere aiuta a vincere, speriamo di portare avanti questa striscia di vittorie. La cosa più importante è la vittoria. Sono i 3 punti della domenica che ti fanno lavorare bene e con tranquillità".

Sull'ultimo match giocato: "Tornare a Francavilla in Sinni, dopo due settimane dalla Coppa Italia, e vincere non era facile. Loro ci conoscevano. Abbiamo fatto una partita brutta e diversa dalla scorsa, ma siamo stati determinati, lucidi e concreti. È andata bene. Me l'aspettavo esattamente così. Ci ha creato tanti problemi, anche per il modo in cui cerchiamo di giocare.

Spogliatoio: "Sono un ragazzo di 24 anni, sicuramente con più responsabilità di quando ne avevo 18. Quando c'è bisogno di dire la mia, la dico senza problemi. Non mi mettono in soggezione i più grandi del gruppo, anzi, abbiamo un rapporto limpido e possiamo parlare di tutto, che sia una parola di conforto o un rimprovero".

Sul campionato: "L'ho sempre seguito, il girone H. Ogni anno sembra che una squadra domini, ma non è così. Ce ne sono 5-6 che se la giocano per vincere il campionato. Sarà sicuramente difficile, perché il livello si è alzato".

Sui possibili cambi in formazione: "Mbaye e Gjonaj sono due giocatori diversi: il primo più difensivo, il secondo più offensivo. Dipende dalla partita che si va a giocare. Diciamo che sono io il perno centrale di centrocampo, ma ci sono altri giocatori che potrebbero farlo. Poi dipende dal modo in cui giochiamo".

Su Ginestra: "Quando c'è bisogno, è capitato che abbia giocato. Il mister ci lascia liberi, ovviamente è un martello. Fuori dal campo ci lascia alle nostre cose, dentro è molto esigente, come giusto che sia. È cambiato il modulo (rispetto alla stagione insieme alla Fidelis Andria, ndr). È diverso quando devi giocare per salvarti e per fare un campionato diverso. Nel primo caso magari si guarda meno l'aspetto tattico. Era diverso: giocavi per un risultato, magari un pareggio contro una squadra più forte.

Sulla chiamata alla Virtus Francavilla: "C'è stata la sua voglia di lavorare insieme dopo Andria. Entrambi (Montervino e Ginestra, ndr) mi hanno voluto e mi hanno detto che potevo essere un giocatore importante, come spero succeda".

Gol: "Speriamo di fare più gol possibili, sia personalmente che per la squadra".

Centrocampo: "Nella nostra rosa ci sono tanti centrocampisti di qualità, giocatori forti e validi".

Obiettivi personali: "Vengo da un anno molto complicato, non sono stato mai importante come lo sono ora alla Virtus Francavilla. Mi serviva questo, per dimostrare con i fatti il giocatore che sono, soprattutto a me stesso".

Sulla società: "Il campionato è lungo. La Virtus Francavilla non ha nulla da invidiare alle altre, anzi, è il contrario. Qui c'è uno stadio serio, sicuramente verranno fatti altri lavori. Tantissime squadre di Serie C hanno problemi riguardanti lo stadio, cosa che non succede qui. È una società seria come poche".

Sezione: Primo piano / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 15:38
Autore: Giovanni Scialpi
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