Nella serale della quinta giornata del campionato Serie A, il Lecce si presenta con una nuova veste tattica. Mister Gotti, complice l’assenza di Berisha e le condizioni precarie di Banda, ha optato per il 4-4-2. Dal 1’ minuto, la coppia d’attacco Krstovic-Rebic. Prima dell’inizio della sfida, di questo importante scontro diretto per la lotta salvezza, lo stadio osserverà un minuto di silenzio per ricordare Totò Schillaci.

I primi minuti di gioco vedono le due squadre battagliare da una parte all’altra del campo. Nessuna apprensione per i due portieri, le squadre rispondono colpo su colpo alle folate avversarie. La prima vera azione pericolosa arriva al 12’ con una percussione di Man chiusa da una deviazione velenosa di Gaspar. I giallorossi rispondono con un’ottima azione manovrata da destra, il tiro Krstovic fuori conclude una possibilità vana perché in fuorigioco. Subito dopo, l’azione viene sviluppata da Krstovic e Rebic, questa volta tutto regolare tranne il tiro ciabattato dell’ex Milan. Ci prova il Parma con una buona giocata di sponda di Bonny, palla per Mihaila che viene tira e trova i guantoni di Falcone. Al 19’, è bravissimo Bonny a creare, praticamente, un’azione in solitaria. Vince la marcatura di Baschirotto alle sue spalle e calcia verso la porta, Falcone c’è. Al 30’, dopo una palla rubata sulla metà campo, ci prova Ramadani dalla trequarti regalando un cioccolatino per i guanti di Suzuki. Al 32’, arriva il gol del Lecce. Grandissima palla di Ramadani per Dorgu, un passaggio rasoterra perfetto. L’esterno giallorosso, nel buco lasciato dai ducali, si infila e, da 4 metri, non sbaglia e segna il vantaggio.

Dopo il vantaggio, il Parma ci prova con un tiro dalla lunga distanza di Hernani al 40’. Il primo tempo lo chiude il Parma con un’ottima percussione di Man dalla sinistra, la palla viene addomesticata da Falcone senza problemi.

La ripresa vede solo il cambio del Parma del primo tempo, dentro Cancellieri fuori Sohm. Il secondo vede subito un episodio che dell’incredibile. Rosso diretto per Guilbert per aver spinto a palla lontana Cancellieri. Intervento arbitrale discutibile e pieno, colmo di dubbi. Il Lecce dovrà disputare in 10 i prossimi 42 minuti. Davanti a 25.503 spettatori, la partita prende una piega alquanto strana per via di decisioni arbitrali incomprensibili. Due falli Lecce due ammonizioni, due falli Parma e nessun cartellino. La gara si innervosisce questa non per colpa dei ventidue in campo. Al 10’, il Parma ci prova su calcio da fermo. Dopo la deviazione, la palla prende un effetto che impensierisce Falcone e compagni. Al 13’, sempre per una alterazione del clima in campo, viene ristabilita la parità numerica. Cancellieri entra in scivolata da dietro e mette a terra Dorgu. L’arbitro sventola il rosso diretto. Sulla punizione maturata, va Nikola Krstovic e con una sassata sfonda la porta di Suzuki aiutato da una deviazione. In pochi secondi, la partita è stata sconvolta ancora una volta. In pochi secondi, il Parma risponde prima con un tiro di Man parato da Falcone e subito dopo con Bonny che spara alto sopra la traversa. Al 72’, il Parma ci prova con Bernabe dalla lunga distanza, la palla, dopo una deviazione finisce fuori. Al 76’, Krstovic ha la palla del ko. Riceve solo in area e dopo essersi girato spara alto. Pochi secondi più tardi, sul ribaltamento di fronte, Falcone diventa Santo perché riesce a respingere un tiro a colpo sicuro di Bernabé da due passi. All’82’, Banda riceve da Pierret, si invola sull’esterno e, a rientrare, calcia e sfiora il palo. Sul calcio d’angolo opposto, il Parma sfiora il gol sul tiro a colpo sicuro di Bonny. Falcone compie una grandissima parata.

Nel tempo di recupero, il Lecce ha la possibilità di chiuderla ancora una volta. Krstovic, solo contro il portiere, sbaglia sbattendo contro Suzuki. Il Parma accorcia le distanze con il gol dell'ex Almqvist. L'esterno si fa trovare bene in area e, da due passi, non sbaglia. La beffa, però, deve ancora arrivare perchè i ducali raggiungono il pareggio. Cross dalla trequarti sul secondo palo e Hainaut, da solo in area, con la testa non sbaglia. Finisce qui. Dopo una partita dominata, i giallorossi sprecano tre punti per egoismo e per superficialità

Sezione: Primo piano / Data: Sab 21 settembre 2024 alle 22:42
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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