Napoli o Bari? Il derby tra le due città non riguarda solo la spinosa questione della multiproprietà, ma anche la scelta della sede al sud (sempre che non vi sia un ulteriore allargamento) per il lato italiano di Euro 2032. Un torneo che, come è noto, verrà organizzato assieme alla Turchia e che quindi ha comportato un ‘taglio’ degli impianti da mettere a disposizione. 

Da un lato il Maradona (già noto come San Paolo), dall’altro il San Nicola. Con il Renzo Barbera di Palermo in terza fila e che in questo momento non vuole perdere la speranza. Il resto lo hanno fatto le parole pronunciate dal ministro dello sport (e già presidente della Lega B) Andrea Abodi: ci sono rischi e carenze strutturali su cui bisogna intervenire, soffermandosi in particolar modo sulla situazione del capoluogo partenopeo. Paventando una partecipazione al momento non sicura con la possibilità che Bari possa emergere al suo posto. Già, ma cosa mancherebbe al Maradona? L’impianto che attualmente ospita le gare del Napoli è stato di recente ristrutturato per via delle Universiadi che sono sono disputate nel 2019: nuovi seggiolini e nuovi gradoni, con rifacimento della pista d’atletica. Lavori che hanno ridato un’altra faccia ma che tuttavia non bastano a rendere l’impianto soddisfacente per ospitare una grande manifestazione continentale: andrebbe - a quanto è stato possibile apprendere - prima di tutto  rifare la copertura: quella installata nel 1990 per i mondiali non sarebbe più adeguata, perché nel frattempo i parametri della Uefa sono cambiati e va ridotta la distanza tra il campo e le tribune. Senza dimenticare gli aspetti legati a viabilità e parcheggio disabili, questioni sollevate in tempi recenti. 

Il San Nicola sembra godere di uno stato di salute migliore: già rimesso a posto prima per il campionato di Serie B, ha ospitato a ottobre 2023 una gara di qualificazione ad Euro 2024 dell’Italia di ct Spalletti contro Malta. Sostituiti i seggiolini, risistemate le panchine ed il manto erboso, cambiate le luci e soprattutto sostituita una copertura da tempo decadente e installati nuovi tabelloni. E così quello che fino al 2020 era uno stadio che cadeva a pezzi si riscopre ora un gioiellino. Forse troppo grande per le attuali esigenze del club biancorosso e con gli spalti non a ridosso del campo, ma sicuramente decisamente più presentabile rispetto ad un tempo. Impianto che inoltre è il terzo più grande d’Italia: 58mila posti a sedere contro i 54mila del Maradona. Un vero e proprio testa a testa, o almeno così sembra.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 26 novembre 2024 alle 10:00
Autore: Domenico Brandonisio
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