La partita della vita. Ci piace vederla così. Dopo una stagione poco esaltante nella terza stagione consecutiva in Serie A, oggi si può fare la storia. Dare la zampata al campionato e alla lotta salvezza. Uno scontro diretto dai tanti, tantissimi significati. È tempo di crederci, è tempo di stringersi attorno alla squadra e lottare tutti insieme per l’obiettivo. Mister Giampaolo aveva un dubbio in attacco, sciolto con l’inserimento di Morente sull’esterno sinistro al posto di Karlsson, sembrato in affanno nell’ultima gara contro la Roma.

Il Lecce parte e forte e si vede da come occupa il campo. Buone le trame Helgason-Ramadani così come quella di Morente per Krstovic. Diciamo che i giallorossi ci sono e vogliono da subito indirizzare la gara. Il primo tiro diretto in porta arriva al 15’ con Morente, palla centrale facile preda di Radu. I lagunari si affacciano nella metà campo salentina solo al 18’ con un tiro sbilenco di Yeboah. Al 21’, ping-pong veneto sugli sviluppi da punizione che, per poco, non assume le vesti di frittata. Al 27’, ci prova Krstovic con un cross al bacio di Guilbert. Il colpo di testa esce di molto a lato. Al 41’, il Venezia si rende pericoloso con un tiro di Yeboah che esce poco sopra la traversa. Al 45’, Morente si mette in proprio, sguscia tra la difesa avversaria, calcia e la palla finisce di poco a lato. Termina qui il primo tempo dopo appena un minuto di recupero.

Nel secondo tempo, mister Di Francesco opera un cambio: dentro Haps al posto di Carboni. Al 47’, occasione ghiottissima per il Venezia su punizione. Schema uscito alla perfezione con Gytkjaer che arriva al tiro di prima, il pallone esce di poco fuori. Al 50’, arriva il vantaggio del Venezia. Punizione dall’esterno battuta da Zerbin sul primo palo, Gallo, di stinco, la devia in porta. Uno svantaggio che porta, nello stadio, una profonda depressione. Il Lecce non reagisce come dovrebbe. Nonostante il triplo cambio operato da Giampaolo (Pierret, N’Dri e Berisha), la musica non sembra cambiare. Al 66’, arriva il pareggio del Lecce su calcio d’angolo. Battuta di Helgason e, finalmente, di testa, Baschirotto fa gol. Al 25’, Berisha stava per combinare la frittata con un retropassaggio lento verso Falcone, Fila sta per approfittarne. Al 74’, ci prova Krstovic con un altro guizzo dalla lunga distanza, il pallone esce fuori. Al 33’, Perez prova il tiro dalla lunga distanza, presa facile per Falcone. Al 34’, i giallorossi prendono il palo con l’asse Krstovic-N’Dri, l’esterno destro, di pria intenzione, prende il palo. Al 40’, la difesa diventa attacco. Gaspar serve di testa e Baschirotto, sempre di testa, prende la porta e Radu si supera compiendo una parata super.

Il Lecce ci prova fino all’ultimo con il tentativo di Krstovic nel primo dei quattro minuti di recupero. Ci prova anche Oristanio allo scadere, il tiro viene ribattuto da Baschirotto. La partita termina qui sotto una pioggia di fischi e in una gara che, per fortuna, lascia tutti scontenti. Il vantaggio del Venezia aveva preoccupato e non poco i presenti allo stadio. 

Sezione: Primo piano / Data: Dom 06 aprile 2025 alle 14:22
Autore: Stefano Sozzo / Twitter: @stesozzo
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