La situazione della Fidelis Andria è ormai insostenibile e la sindaca Giovanna Bruno ha voluto esprimere il proprio malcontento attraverso un videomessaggio sui social. Ha ringraziato i calciatori e i tifosi per aver mantenuto la dignità nonostante le difficoltà, ma ha lanciato un messaggio deciso alla proprietà e alla città, sottolineando la gravità della situazione.

“Un gruppo che ha onorato l’impegno, ma siamo ridotti al minimo”

La sindaca ha elogiato mister Scaringella e i suoi giocatori per aver affrontato la trasferta contro l’Acerrana con grande dignità, nonostante le difficoltà organizzative e finanziarie che gravano sul club. “Un grande ringraziamento ai ragazzi – ha detto – che si sono battuti con dignità, ma è doloroso vedere giocatori arrivare in auto proprie. Scene che sembrano uscite da un calcio ormai lontano, ma che oggi, purtroppo, danneggiano tutti”.

Bruno ha evidenziato come questa situazione stia danneggiando la reputazione della città, con il club che ha finito per essere preso in giro a livello nazionale: “Questa situazione ci ha messo in ridicolo a livello nazionale, insieme ad altri eventi negativi delle ultime settimane. Abbiamo cercato di risolvere la questione in maniera diplomatica, ma non è bastato”.

L’ultimatum alla proprietà

La sindaca ha ribadito che il 9 aprile è il termine ultimo per l’attuale proprietà, capeggiata da Di Benedetto, per prendere decisioni decisive. Entro quella data, dovranno cedere le quote, liberare il titolo sportivo e sostituire l’amministratore, altrimenti non sarà possibile avviare trattative per una nuova gestione.

“Mi prendo la responsabilità, ma ora servono persone serie”, ha affermato, facendo capire di essere pronta a fare la sua parte, ma con la condizione che ci sia un impegno concreto da parte di chi si prenderà in mano il futuro della squadra. “Andria non merita più questa vergogna. È il momento della verità: vedremo chi è disposto a mantenere gli impegni e chi invece si tira indietro. La Fidelis Andria merita rispetto”.

Sezione: Serie D / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 12:42
Autore: Giovanni Scialpi
vedi letture
Print