L'ultimo successo in campionato del Taranto risale all'ultima stagione del 2023/24. Tante le vicissitudini vissute in riva allo Ionio in questa vacatio temporis ma urge tornare ai tre punti per vedere la luce in fondo al tunnel. Lo ha dichiarato anche il tecnico Carmine Gautieri: “Abbiamo analizzato la gara di Caserta, dove sotto il punto di vista tattico abbiamo commesso degli errori determinanti. Quando perdi una partita il morale non è dei migliori ma abbiamo il dovere di lavorare sugli errori e sulla condizione mentale e fisica. A Caserta ci sono state situazioni negative e positive ma negli errori commessi siamo stati puniti, mentre non siamo stati abili a sfruttare le nostre occasioni. Indipendentemente dal risultato, bisogna avere equilibrio”, ha ammesso l'allenatore alla vigilia del match contro il Sorrento.
Sorrento: “Non sarà l'ultima spiaggia, siamo ancora agli inizi. I punti pesano sempre, ogni partita ha la sua importanza. Analizzando le partite precedenti, abbiamo fatto qualcosa di buono senza riuscire a portare a casa il risultato. Domani affronteremo una squadra spensierata, con poche pressioni e una società sana. Il Sorrento è stato costruito bene e i risultati si vedono. In questi momenti, però, non dobbiamo guardare agli avversari ma a noi stessi. Dobbiamo fare assolutamente risultato, in qualsiasi modo”.
Cambio modulo: “Nasco con il 4-3-3 e preferirei utilizzarlo. In questa situazione, però, dobbiamo ragionare diversamente. Il 3-5-2 non è detto che sia un modulo difensivo, devi essere molto offensivo dalla metà campo in su. Con il 4-3-3 occupi meglio il campo, lo abbiamo fatto anche a Caserta negli ultimi minuti ma non siamo stati bravi ad attaccare la porta. Quel sistema ti dà più soluzioni con un organico costruito in una certa maniera. Ritorneremo al 4-3-3 ma non è detto che sia il sistema di gioco per domani. Indipendentemente dal modulo, ciò che conta è come la squadra interpreta la partita”.
Classifica: “L'ultimo posto dà fastidio, così come la reazione degli avversari al momento del pareggio. Perdere così è umiliante, indipendentemente dalla nostra situazione. Bisogna entrare sulla testa dei giocatori e lavorare, sappiamo di non poter continuare così. Ai ragazzi ho detto che stiamo mangiando merda (letterale, ndr) e dobbiamo farla diventare cioccolata. Possiamo invertire la rotta ma bisogna esser più cattivi e determinati. Ci vogliono altre armi oltre alla tecnica e alla tattica”.
Secondi tempi negativi: “Fisicamente siamo migliorati molto, nonostante non abbiamo fatto la preparazione. A mio avviso, manca qualcosa. Non so se sia un discorso fisico o mentale ma non possiamo permettercelo. Dobbiamo essere sempre noi stessi. Questa squadra può e deve dare di più. Ci manca la furbizia, la quale può farci fare il salto di qualità. Dobbiamo capire i momenti e gestirli, restando sempre propositivi”.
Aspetti positivi: “Il palleggio dal basso è un aspetto positivo, come visto anche a Caserta. Siamo stati perfetti a livello tecnico, abbiamo palleggiato molto portando gli avversari sul lato debole. Negli ultimi metri, però, si sono viste tante situazioni negative. Dobbiamo essere concreti e cattivi sotto porta. Escluso il match col Trapani, non abbiamo mai avuto la sensazione che una squadra potesse farci male in qualsiasi momento. Gli avversari, però, sono stati bravi a sfruttare i nostri errori”.
Rotazioni e minutaggio: “Speravo di recuperare Papazov, è un giocatore estremamente importante per noi ma è assente da tre settimane. Le rotazioni? Stiamo cercando di far giocare tutti ma in questo momento devo schierare la miglior formazione, ovvero quella vista nelle ultime due partite. Il minutaggio? Stiamo optando per altre soluzioni, se dovessi fare minutaggio dovrei lasciare fuori giocatori di un certo spessore e non possiamo permettercelo”.
Situazione: “Amo il mio lavoro, lo svolgo con passione e dedizione. Quando accetti una situazione del genere lo fai perché credi nel tuo lavoro. Alleno un gruppo di ragazzi che sta dando il massimo, si impegna e fa ciò che chiedo. Le difficoltà ci sono ma dobbiamo essere bravi a passarci sopra. Da altre parti ho salutato tutti e me ne sono andato quando il gruppo non ci credeva. In questo momento, però, lo spogliatoio è la mia forza”.
Varela: “Varela nasce esterno in un 4-3-3 ma ha la gamba per giocare in un centrocampo a 3. Ha qualità e sa anche dove si trova in campo. Non ha svolto la preparazione, è normale che abbia qualche difficoltà ma tatticamente sta giocando molto bene. Mi aspetto di più non solo da lui, ma anche da me stesso”.
Mercato: “Sappiamo di avere un budget limitato ma queste risposte non spettano a me. Prendere uno svincolato significherebbe avere gli stessi problemi avuti fino a quindici giorni fa. Dobbiamo fare quanti più punti possibili per arrivare a gennaio in condizione di giocarci la salvezza. Ci mancano dei giocatori ma gli svincolati non possono aiutarci. Abbiamo preso giovani importanti che necessitano tempo. Quando qualcosa non va è giusto che il pubblico fischi me ma non i ragazzi”.
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