“Questo non è calcio”. Lo scrive la Team Altamura nel proprio comunicato stampa, con il quale annuncia il terzo rinvio della sfida contro la Puteolana. E questo non è calcio, lo ribadiamo anche noi senza timore di smentita. Ciò che sta accadendo in Serie D ha dell’assurdo, del clamoroso e di comico c’è ben poco. Anzi, c’è da piangere. Passano i giorni, passano le settimane e siamo al punto di partenza. Un cane che si morde la coda, con squadre ai box da settimane, altre che dovrebbero recuperare incontri che in realtà continuano a slittare. Un protocollo ridicolo quello messo in atto e ancora vigente. Se a nessun club piace - o meglio, se a nessun club appare utile - cosa aspetta chi di dovere a modificarlo? E soprattutto: qual è il senso di recuperare queste partite? Perché c’è davvero qualche ottimista che crede nella vera ripartenza del campionato a dicembre? Sarebbe bastato dire “fermiamoci un paio di mesi e rivediamoci in campo a gennaio, Covid permettendo”. Ma aspettiamo fiduciosi, "è al vaglio della FIGC", dicono.

Così come, purtroppo, bisognerebbe fare anche in Serie C. I tecnici non hanno più il compito di guidare allenamenti, fare la formazione, le interviste: adesso devono fare anche la conta. E fare… tredici, per poter scendere in campo. L’apice della vergogna si è raggiunto con Palermo-Catania del 9 novembre scorso, con il tecnico rosanero Boscaglia senza calciatori di movimento in panchina. Ma chi decide, chi fa le regole - e mettiamoci anche chi ha dato il permesso che queste regole passassero - pensa anche ai calciatori? Alla loro tutela fisica? Il Bisceglie è rimasto fermo a sei giornate disputate per colpe non sue, chi ha avuto il privilegio di non avere contagiati è a quota undici. Cinque partite in meno e che di conseguenza verranno recuperate una dietro l’altra, da un mercoledì all’altro. Per non parlare dei club, che di loro tasca pagano tutto il necessario affinché i match si giochino (ambulanza, stewart, ecc.), senza un minimo d’incasso dai botteghini e con gli sponsor evidentemente colpiti da quest’emergenza mondiale. Ah ecco, viene in mente una cosa di qualche settimana fa: Altamura che è già partita una volta per la trasferta contro la Puteolana, sapendo in corsa che non si sarebbe giocato. Pazzesco. Aggiungere altro è davvero difficile.

Anzi sì, una cosa. Grande solidarietà a tutti quei calciatori di categorie inferiori che non percepiscono lo stipendio, a tutti coloro che lavorano dietro le quinte per i club e che oggi si trovano in difficoltà. Con la speranza di rivederci tutti “al campo”, tifosi compresi.

Sezione: L'editoriale / Data: Gio 19 novembre 2020 alle 14:27
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
vedi letture
Print