Settimo ko in campionato e stop dopo cinque risultati utili consecutivi: il Bari riparte nel peggiore dei modi dopo la sosta. Cade contro la Carrarese, autrice di un secondo tempo di maggior sostanza, anche se senza strafare. Quella stessa frazione in cui i biancorossi fanno un netto passo indietro rispetto ad un primo tempo dove c'è stata maggiore proposizione: a mettersi in luce il tanto richiesto Pereiro, bene anche Simic. Uno dei giocatori che a gara in corso è andato più in affanno, tanto da essere sostituito. Test di maturità decisamente fallito dagli uomini di Longo, che ha virato su un 3-4-2-1 che inizialmente sembrava dare maggiori garanzie di solidità. A castigare i biancoroossi anche Guarino, originario di Molfetta ed ex prodotto del vivaio del Bari. Una beffa nella beffa, ma i biancorossi hanno fatto poco per evitarla. 

ILLUSIONE. Il Bari crea di più e meglio, le occasioni più pericolose le ha la squadra di Longo che cresce soprattutto nella seconda metà della frazione. Al 20' il primo squillo è a firma del ritrovato Gaston Pereiro, che illumina il gioco dei pugliesi e trova spazi interessanti. Tiro a giro col sinistro dell'ex Cagliari, punizione dal limite dell'area. Salva Fiorillo, deviazione provvidenziale in angolo. Ancora brividi due minuti dopo: corner e cross di Pereiro, in area di testa prova a inserirsi Bonfanti e poi Mantovani da due passi rispetto alla porta difesa da Fiorillo manca il bersaglio. Al 27' Fiorillo è provvidenziale anche su Simic. Al 37' il Bari effettivamente sblocca la partita. L'azione: palla di Oliveri in area da destra, sponda di Bonfanti e poi girata del 44 croato che sorprende la difesa carrarese ed il portiere Fiorillo per lo 0-1. Un vantaggio meritato, mole di gioco decisamente premiata. Tutto fa pensare al meglio, ma...

SIAMO ALLE SOLITE. Poi succede che basta un gol, un episodio per rovinare tutto. Il Bari lo accusapià del dovuto, perdendo progressivamente la testa. Al 44' c'è l'1-1 della Carrarese: lo firma Torregrossa. Bel dai e vai con Finotto: prima l’ex Pisa serve verso l’area il 32 toscano, quindi assist in mezzo di quest’ultimo per l’italo-venezuelano che la mette all’angolino. Difesa del Bari nella circostanza impreparata. Copione che si ripete, subito, nella ripresa. E' il 50': calcio d’angolo. Cross di partenza dell’azione di Cicconi e stacco di testa del calciatore originario di Molfetta e cresciuto proprio nel Bari (non esulta). Radunovic non ci arriva. Rimonta, 2-1. La squadra biancorossa sembra andare nel pallone, nella testa e nelle idee, cosi Longo ne cambia quattro in un colpo solo al 63': Pereiro per Lasagna, Benali per Maggiore, Bonfanti per Novakovich, Simic per Vicari. Poi è anche la volta di Bellomo, al posto di Oliveri. E se Finotto al 74' si divora una buona chance per il tris, l'unico serio sussulto finale il Bari lo ha al 94', in sei minuti di recupero concessi. Cross di Bellomo e stacco di testa nell'area piccola di Maggiore, palla fuori di un nulla. Unico sussulto, gli altri non incidono. Inevitabile la contestazione dei tifosi baresi presenti al Dei Marmi. 

Sezione: Primo piano / Data: Dom 30 marzo 2025 alle 17:15
Autore: Domenico Brandonisio
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