Un finale da thriller, una rivoluzione completa. Fabio Liverani se ne va da Lecce. O meglio: Fabio Liverani viene mandato via dal Lecce. Un fulmine a ciel sereno, un addio di quelli che fanno rumore e il cui eco si farà sentire a lungo. Un divorzio arrivato a quattro giorni dal ritrovo in città della squadra per l’inizio della preparazione estiva. Sarebbe stata una separazione meno dolorosa se l’allenatore avesse lasciato a fine campionato per sposare un altro progetto o se il club lo avesse esonerato il giorno dopo la retrocessione come fatto con il direttore sportivo Mauro Meluso. I motivi del divorzio son circolati nei corridoi giornalistici, ma è sempre bene aspettare le parole dei “protagonisti” ed evitare di cavalcare l’onda. Bene o male, da gentiluomini o da “nemici”, ciò che resta è la separazione. E restano anche i risultati, del duo Liverani-Meluso. Entrambi cacciati via, in maniera differente ma comunque in… rottura. Adesso la panchina andrebbe affidata a Eugenio Corini, uno che sposa lo stile e il carattere del presidente Sticchi Damiani e che ha dimostrato di essere un vincente a Brescia nell’anno della Serie B, di poter lavorare dopo una “rifondazione”. È l’identikit ideale per ripartire, con lui qualche contatto c’era già stato nelle scorse settimane e oggi rappresenta uno dei nomi, forse il primo, sulla lista della società.

E a Bari non se la passano molto meglio. Anche lì è stata appena occupata la carica di direttore sportivo: a Giancarlo Romairone il compito di “sistemare” l’organico tirato su da Matteo Scala e che ha fatto flop con Vincenzo Vivarini. Flop, perché quando in rosa hai Antenucci, Laribi, Simeri, Bianco, Di Cesare, Costa, Ciofani, Frattali e Perrotta non puoi non salire in Serie B. Giocatori d’altra categoria, per molti figurine ma pur sempre d’altra categoria. Adesso c’è da sciogliere il nodo allenatore: Gaetano Auteri stuzzica la fantasia per il modo in cui fa giocare le sue squadre, per l’aggressività che contraddistingue i suoi calciatori in campo. È vero, viene da un’annata tutt’altro che soddisfacente a Catanzaro, ma è un big della categoria. Auteri è carismatico, a volte scontroso, ma coraggioso: le giuste caratteristiche per rilanciare in alto una squadra “depressa”.

Sezione: L'editoriale / Data: Gio 20 agosto 2020 alle 00:01
Autore: Dennis Magrì / Twitter: @magriden
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