Clima di tensione e intimidazioni. Sarebbero queste le ragioni denunciate dalla Virtus Molfetta in un comunicato ufficiale, alla base della decisione del club di non presentarsi domani ad Andria per il ritorno della semifinale di Coppa Puglia. Come si legge su Antenna Sud, infatti, il presidente del club Nicola Spadavecchia avrebbe rivelato di aver ricevuto pressioni e intimidazioni: "Abbiamo preso questa decisione a seguito di un messaggio vocale intimidatorio e decisamente poco garbato, inviato tramite WhatsApp allo stesso presidente da un dirigente della società andriese. In quel messaggio c’era il ‘consiglio’, per usare un eufemismo, di non presentarci sabato per la partita. C’era anzi un’intimazione al presidente di ‘ritirare’ la squadra".

Già nella gara d'andata, terminata 3-3 lo scorso 6 aprile, vi sarebbero stati episodi controversi, tra cui lo sciagurato lancio in campo di una bottiglietta da parte di un sostenitore molfettese, la quale avrebbe colpito un dirigente andriese, prontamente soccorso e medicato. Un episodio stigmatizzato dalla compagine biancorossa ma attribuito a provocazioni, insulti ed atteggiamenti di “guerriglia” che sarebbero stati assunti dalla Virtus Andria ed un gruppo di suoi tifosi.

Questa la conclusione di Spadavecchia: "Abbiamo deciso di non presentarci, ma non perché abbiamo paura. Lo facciamo perché vogliamo avere coraggio. Il coraggio di denunciare, di attribuire delle responsabilità, di dire le cose come stanno. Perché sarà anche Terza Categoria, ma la categoria umana deve, o dovrebbe, valere più di tutte". La decisione è stata notificata ufficialmente alla Lega Nazionale Dilettanti con una PEC inviata dalla società molfettese.

Sezione: Serie D / Data: Ven 11 aprile 2025 alle 15:53 / Fonte: Antenna Sud
Autore: Lorenzo Ruggieri
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