Quella che poteva potenzialmente essere la domenica del rilancio del Lecce, dopo i deludenti risultati delle ultime settimane, si è trasformato nel peggior incubo per i tifosi giallorossi.

Eppure le parole di Gotti nella conferenza di sabato, congiunte a quelle di uno dei calciatori più rappresentativi come Ramadani, lasciavano pensare ad una squadra serena, conscia dei propri mezzi, del lavoro svolto e pronta ad affrontare la Fiorentina.

La partita del Via del Mare di ieri ha però, purtroppo, detto tutt’altro ed il Lecce è crollato sotto i colpi dei giocatori viola, che hanno inflitto ai giallorossi una delle più cocenti sconfitte della loro storia.

La scelta tattica del Mister è ricaduta su un 4-2-3-1 che ha riportato Dorgu sulla fascia sinistra, con Oudin a destra e Rebic a supporto di Krstovic. Gotti, per sua stessa ammissione a fine partita, ha sostenuto di aver scelto l’attacco “pesante” per provare a sostenere una fase offensiva che aveva finora dimostrato di essere il vero punto debole di questa squadra. Il piano gara di Gotti prevedeva, probabilmente, il tentativo di attaccare la Fiorentina nella prima parte della gara, per sperare di passare magari in vantaggio e procedere poi ai cambi nel secondo tempo. Purtroppo questa scelta si è rivelata, alla luce dei fatti, sbagliata: il Lecce non è infatti stato capace di pressare la Fiorentina, per tentare di recuperare il pallone in avanti e di disturbare l’inizio dell’azione della Fiorentina. Più volte i centrali difensivi viola ed i tre centrocampisti Cataldi, Bove e Adli si sono trovati liberi di impostare e di scegliere dove meglio indirizzare il pallone, per lanciare i trequartisti di grande qualità della squadra di Palladino. La ricezione di questi ultimi nei mezzi spazi ha messo molto in difficoltà i mediani giallorossi che, di fatto, si trovavano a confrontarsi con una superiorità numerica degli avversari, con il risultato di concedere gli spazi da cui nasce il primo gol di Cataldi.

Alle scelte iniziali, che hanno di fatto consegnato il pallino del gioco e, di conseguenza, la partita in mano alla Fiorentina, si aggiunge una consolidata difficoltà di questa squadra di gestire i momenti negativi della partita. La sconfitta, infatti, è apparsa l’ineluttabile conseguenza del primo gol subito. Dopo il gol di Cataldi i tifosi erano purtroppo pronti a non vedere una reazione da parte della squadra. Non avrebbero però immaginato di vedere, complice anche l’inferiorità numerica dopo l’espulsione di Gallo, altri 5 gol della Fiorentina, subiti con grande passività e con tanti errori individuali macroscopici. Errori che lasciano pensare ad una serenità smarrita da parte dei singoli e di una squadra che si sta pericolosamente abituando a sconfitte già scritte.

Chi scrive è solitamente ottimista verso il futuro. Tuttavia i segnali odierni ed il calendario delle prossime partite consegnano a Gotti, confermato per il momento dalla Società, ed all’ambiente tutto, l’analisi ed il tentativo di risoluzione del problema complesso che è diventato questo Lecce. Riusciranno a trovarla?

Sezione: Primo piano / Data: Lun 21 ottobre 2024 alle 08:30
Autore: Vincenzo Lao
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