Potrebbe fare di più, ma non ci riesce. Perché undici punti in nove gare obiettivamente sono pochini. Ma la nota positiva - a parte l’identità della squadra - è soprattutto l’aver ritrovato giocatori già da tempo presenti in organico e che stanno sfoderando prestazioni convincenti. Il riscatto in altre parole della vecchia guardia del Bari: Dorval, Pucino e Maita. In calo nella passata stagione il primo, molto contestati gli altri due non solo per il rendimento in campo ma soprattutto per alcune dichiarazioni non gradite dai tifosi biancorossi. Con Longo, dopo quest’estate, il vento pare sia decisamente cambiato: carattere ritrovato, così come le idee, la posizione, il modo di stare in campo. Che si avvicina molto alle certezze che c’erano con mister Mignani. La partita contro il Catanzaro è stata rafforzativa rispetto alle uscite precedenti. 

Dorval ha vinto su tutta la linea il duello sulla sua fascia di competenza: ritrovato soprattutto nell’uno contro uno, tatticamente Longo lo impiega molto in fase di spinta (che è ciò che ha sempre saputo fare meglio) e riesce talvolta anche a segnare. Siamo già al secondo gol in questo campionato, per chi ha il suo ruolo è indubbiamente una notizia. Il bottino peraltro è lo stesso dei singoli attaccanti, quella si, una nota ancora dolente. La rete del franco-algerino tuttavia non avrebbe potuto essere tale senza l’assist di Pucino, che bene si sta trovando nello schieramento difensivo a tre. Venerdì scorso, ma soprattutto dall’inizio del campionato, sfoggia prestazioni di carattere e riesce a tramettere maggiore sicurezza al reparto. Anche nel momentaneo vantaggio contro il Modena, c’era il suo zampino sulla punizione che poi aveva portato alla rete. E dire che l’anno scorso non era una prima scelta (9 presenze, 1 gol, 1 assist e 880' giocati contro i 1305' dello scorso anno con un solo gol all'attivo in 22 partite). Quindi Maita: opaco l’anno scorso, abile nel dettare i tempi in mezzo e soprattutto nel trovare spazi in grado di poter lanciare a rete gli interpreti offensivi. Emblematica l’azione ad inizio ripresa che poi Sibilli non è stato in grado di finalizzare.

Ultimo per menzione, ma non per importanza, Benali: un giocatore a tutto campo, ma che già era stato fondamentale nella difficile stagione scorsa. Fa meno notizia, ma solo per questo. Gli altri invece sono potenzialmente dei leader ritrovati. Sforzi importanti che però dovranno contare su una migliore fase offensiva: tanti marcatori a segno, ma gli attaccanti si stanno vedendo sin qui poco ed il rapporto tra le occasioni a disposizione e quelle capitalizzate comincia ad essere più sproporzionato.

Sezione: Primo piano / Data: Mar 22 ottobre 2024 alle 10:45
Autore: Domenico Brandonisio
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