Un anno dopo, nulla pare essere cambiato in casa Bari. Siamo alle solite e, al netto dei magrissimi risultati dell'ultimo campionato, con premesse decisamente peggiori e preoccupanti. Dopo un ritiro moderatamente convincente ecco le prime crepe che interrogano l'ambiente. 

GRAVI LACUNE. Il Bari, quello visto alla prima giornata, ha sin qui ridimensionato quelle poche certezze che il ritiro precampionato sembrava aver dato. Almeno sul piano della solidità e della compattezza. Un ko per 1-3 come quello maturato contro la Juve Stabia era davvero complicato da pronosticare: cominciare bene davanti ad un pubblico che continua a dare molto di più di quel che riceve dalla società (20mila persone e circa 7mila abbonati, in altre epoche, con queste premesse, sarebbero state pura utopia) era fondamentale per spazzare via i fantasmi del recente passato. E invece no. Se almeno l'attacco nella ripresa ha avuto una minima reazione, a preoccupare sono piuttosto centrocampo e difesa. Incapace di costruire il primo - con Maiello e Benali che ripetono i soliti movimenti, senza creare spunti, così come gli esterni spesso in affanno - troppo vulnerabile la seconda. Intendiamoci, il problema in quest'ultimo caso c'è sempre stato e anche nelle amichevoli: dal Frosinone in poi, il Bari ha sempre subito almeno un gol a partita. Dei tre incassati contro la Juve Stabia delude la matrice. Due quasi in fotocopia con gioco aereo figlio di calci piazzati (ed un Radunovic anche poco reattivo, davanti alle amnesie del terzetto arretrato), il terzo lasciando praticamente Artistico libero di calciare. E dire che Longo aveva anche dato precise disposizioni prima della gara: un'ammissione che denota forte preoccupazione. È un problema tattico o di uomini? O entrambe le cose? Per Vicari e Pucino, dopo anni di difesa a quattro, è una novità. In attesa di Mantovani che con Longo ci ha già lavorato. Ma la difesa ha bisogno di almeno altri due rinforzi. E titolari. 

MERCATO IMMOBILE. Ma fosse solo la difesa, il problema. Questo Bari necessita di rinforzi in ogni reparto: almeno un centrocampista (o due), un trequartista ed un'altra punta. Ma se saranno rinforzi di seconda mano pensare ad un campionato di sofferenze sarà inevitabile e realistico. A nove giorni dalla fine del mercato si registra un ritardo inaccettabile e salvo sorprese a Modena sarà difficile registrare novità. Anche perché lanciare subito nella mischia i 'nuovi' non è sempre semplice, specie se da recuperare fisicamente. Scenario con cui Longo deve fare i conti e turarsi il naso. Ma le premesse erano altre ad inizio estate...e intanto Biraschi (Frosinone) e Zuccon (Juve Stabia) sono sfumati. Aspettando Partipilo.

DUE PESI DUE MISURE. Sulla comunicazione lo sbaglio continua. Nessuna scusa dopo la batosta interna, nessuna presenza fisica allo stadio. Come invece accaduto col Napoli, a Verona. Giusto a voler marcare di più la differenza con la squadra A. Sponda azzurra che sul mercato sta accelerando rispetto all'immobilismo attuale in Puglia. E poi l'aumento del prezzo dei biglietti per la sfida contro il Sassuolo: un fatto che ha scatenato le proteste dei tifosi (curve da 16...a 19 euro), molti dei quali hanno rimarcato una politica differente rispetto a quella del club campano (col Parma per la curva si parte da 14 euro). E sulla eventuale trattativa con Al Sabah? E la squadra è in vendita o no? Tutto tace, come sempre...si lavora sottotraccia oppure è uno scenario da archiviare? Interrogativi e dubbi che per ora non hanno risposta. Ma la piazza si riscopre delusa ed esasperata.

Sezione: Serie B / Data: Mer 21 agosto 2024 alle 14:07
Autore: Domenico Brandonisio
vedi letture
Print