Serviva più coraggio ma così non è stato. La sconfitta di Biella contro la Juventus Next Gen è forse l'istantanea migliore di questo girone d'andata del Taranto. Tre sole vittorie in diciassette partite per gli ionici, giunte tutte contro avversarie in lotta per le prime posizioni. Rossoblu carnefici contro le big e vittime negli scontri diretti. Gli effetti della cura Cazzarò sembrano essersi dissolti nel vuoto, incupendo l'umore della piazza. Nei match contro Avellino e Cerignola, il Taranto aveva mostrato solidità e cinismo, rispolverando una linea difensiva a cinque di capuanesca memoria in grado di respingere gli assalti avversari. Contro Cavese, Benevento e Juve NG, però, le amnesie sono costate punti preziosi. I problemi principali, tuttavia, sembrano risiedere nella poca fantasia offensiva, probabilmente figlia dell'assenza di giocatori in grado di attaccare lo spazio e allungare le maglie delle difese avversarie. Al 'La Marmora-Vittorio Pozzo', Cazzarò ha schierato un tridente composto da Battimelli, Zigoni e Giovinco. Quest'ultimo, secondo il tecnico rossoblu, potrebbe prendere per mano la manovra ionica e accompagnarla verso un sentiero fatto di dribbling e assist, ma l'ex Catania ha spesso giocato spalle alla porta, risultando prevedibile e poco pungente. Qualche miglioramento è stato registrato con gli ingressi di Fabbro e Battimelli, probabilmente le pedine più rapide nello scacchiere tarantino. Le responsabilità maggiori paiono risiedere nella costruzione di una rosa poco propensa al dominio del gioco, priva anche di un centrocampista in grado di capovolgere velocemente l'azione o cambiare gioco per sfruttare l'ampiezza. Matera può garantire esperienza e raddoppi, Speranza offre dinamismo e quantità ma il vuoto lasciato da Calvano (abile nella fase di riconquista e ripartenza) sembra non essere stato colmato. Zigoni e Battimelli hanno patito un isolamento coercitivo per varie partite, come dimostrano gli appena 10 gol segnati dalla squadra rossoblu, il secondo peggior attacco del Girone C. Sicuramente non esente da colpe, Cazzarò ha però ereditato una squadra con lacune evidenti e dovrà cercare una soluzione temporanea prima del mercato invernale. Gli esperimenti proseguono ma i dubbi dei tifosi aumentano: la salvezza passa anche dall'attacco. 

Sezione: Serie C / Data: Lun 02 dicembre 2024 alle 17:36
Autore: Lorenzo Ruggieri
vedi letture
Print