Lo scontro tra le due città ad alta quota per la vittoria del girone era ampiamente preventivabile, decisamente meno le squadre che nel dettaglio si sarebbero contese l'alta posta in palio del primato. Se a Molfetta come da previsioni c'è una Molfetta Calcio preparata addirittura per un eventuale ripescaggio in D sfumato al fotofinish, la grande sorpresa proviene da Bisceglie. Perché la seconda forza alle spalle della formazione biancorossa non è il Bisceglie Calcio (già fuori dalla coppa regionale e già attardato in campionato), ma l'Unione Calcio Bisceglie. Ossia la seconda formazione cittadina, quella del presidente Pedone, e che è in piedi da poco più di dieci anni di vita. Un aspetto incredibile, questo, ma che premia il lavoro svolto a livello giovanile e di consolidamento di una squadra che da diverso tempo è una realtà consolidata del massimo torneo regionale. E che adesso raccoglie importanti frutti di lavoro.
Nonostante la sorprendente e storica marcia (mai successo di essere a punteggio pieno dopo sei gare a nessuna squadra della storia del calcio molfettese), la Molfetta Calcio ha decisamente il fiato sul collo. Non è l'unica imbattuta del girone: l'Unione infatti ha vinto cinque partite e ne ha pareggiata una. Ed è per questo che la sfida del Poli per gli uomini di Di Domenica è una nuova prova del nove: se contro i nerazzurrostellati giovedì c'è stata una grande prova di carattere al netto della superiorità numerica, per gli ospiti si tratta di capire quanto realistiche siano le ambizioni da vertice. Entrambe hanno subito pochissime reti (3), in attacco lievi differenze (14 reti biancorosse, 11 azzurre). Sarà inoltre una sfida (quasi) tra filosofie simili: da un lato il collettivo (Unione che ha Saani come cannoniere a tre reti, ma ci sono altri cinque marcatori diversi), dall'altro lato a comandare la classifica c'è Lopez (5 reti, ma ancora squalificato, dietro il marcatore più brillante ha due reti all'attivo). Per questo domenica 22 alle ore 20 non ci sarà affatto da annoniarsi al Poli.
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